Siena

A San Miniato inaugurato il nuovo Centro di aggregazione giovanile

E ‘stato inaugurato questa mattina a San Miniato il nuovo centro si aggregazione giovanile di San Miniato. Uno spazio che sarà dedicato a ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 20 anni vedrà infatti la programmazione di attività di socializzazione di tipo artistico, educativo-culturale.

Presenti all’inaugurazione il sindaco Luigi De Mossi,  insieme all’assessore alle Politiche Giovanili Clio Biondi Santi e al Garante  dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza Anna Ruggero. “L’inaugurazione  testimonia il concreto impegno da parte di questa amministrazione teso a riqualificare l’intera area, compresa Piazza della Costituzione, visto che la strada passerà dietro l’emiciclo, così che l’intero spazio possa diventare luogo di ritrovo anche con momenti di intrattenimento”, esordisce così De Mossi aggiungendo che “l’area sarà  funzionale alle esigenze dei residenti, così come il Cag, perché tutti i quartieri della città hanno la stessa rilevanza”.

Per il Centro  l’Amministrazione ha scelto di coinvolgere attivamente gli abitanti della zona, famiglie e ragazzi, nel redigere il calendario delle attività attraverso un questionario che sarà somministrato nel quartiere. “Il Cag ha lo scopo di contrastare l’emarginazione sociale favorendo la creatività e la consapevolezza civica delle nuove generazioni”, così Biondi Santi. “Abbiamo voluto dare ascolto – ha proseguito l’assessore – a chi vive questa zona della città anche con l’incontro, avvenuto lo scorso lunedì 1° febbraio, durante il quale abbiamo raccolto le proposte, le idee e i consigli dei ragazzi perché crediamo fermamente che occorre investire nei giovani garantendo loro una crescita consapevole valorizzando le loro potenzialità visto che sono una risorsa fondamentale per la società e per la ripartenza del nostro territorio. Un aspetto da non sottovalutare soprattutto in questo periodo storico”.

“La nascita del centro – ha evidenziato Anna Ruggero – è di grande importanza tenuto conto che, tra le conseguenze deleterie del Covid, vi è stata la lunga chiusura delle scuole, che ha diradato incontri e socialità giovanile. I centri di aggregazione, infatti, hanno lo scopo di salvaguardare, più che mai, la coesione sociale ed i valori positivi di convivenza, accogliendo i minori, ascoltandoli, facendo con loro musica, teatro ed altre attività all’aperto anche proposte da loro stessi. A tal proposito, conto di incontrare i responsabili della struttura per consultarci sul modo di incentivare i ragazzi a segnalare le maggiori criticità cui vanno incontro e proporre possibili soluzioni”, conclude.

 

marco crimi

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