Abbazia di Sant’Antimo, Triduo pasquale con il canto gregoriano e percorsi di luce

E’ il momento centrale della Liturgia cristiana, che celebra gli eventi del mistero pasquale di Gesù Cristo: la santa cena del giovedì Santo, il sacerdozio ministeriale , la passione, la morte e la resurrezione. E’ il Triduo pasquale che quest’anno comincia la sera di giovedì 18 aprile, domani, e si conclude domenica 21 aprile, il giorno di Pasqua. Per celebrare questo evento l’Arcidiocesi di Siena, Colle val d’Elsa e Montalcino, insieme alla comunità diocesana di Sant’Antimo, promuove presso all’Abbazia il terzo appuntamento della Schola Cantorum Anthimi con un seminario di canto gregoriano diretto da Livio Picotti , nei quattro giorni dal 18 al 21 aprile, dal nome” Triduo sacro, passione e resurrezione del Signore”.

Il canto verrà affrontato attraverso un lavoro sensoriale: ascolto, equilibrio, respirazione, movimento, risonanze, armonici.

I criteri pedagogici si rifanno principalmente al metodo funzionale della voce, che tiene conto di tutti gli aspetti del suono e della voce umana, collegando loro allo stato interiore della persona: non guida il controllo muscolare ma l’ascolto e la percezione dei segnali che arrivano in risposta ai diversi stimoli.

Il corso prevede la partecipazione con il canto gregoriano ai
momenti liturgici più importanti del Triduo Sacro fino alla messa della Domenica di Pasqua

Per chi volesse è possibile alloggiare presso la foresteria di Castelnuovo dell’Abate per l’intera durata del seminario.

Per poter partecipare è necessario prenotarsi scrivendo un mail all’indirizzo livioantimo@gmail.com o telefonando al 329 2175896.

Nei prossimi giorni di Pasqua, Sant’Antimo risplende ancora di più: l’abbazia incastonata in un luogo tra i più belli del mondo fa respirare spiritualità e permette anche piacevoli visite seguendo il percorso “La via della Luce”, nel silenzio del monastero. Un percorso esclusivo con videoguida alla scoperta di ambienti che oggi sono riaperti al pubblico: la Cappella Carolingia, la cripta, il loggiato superiore, la farmacia monastica e l’orto di San Benedetto ricco di erbe curative, mentre una grande quercia, denominata la Quercia di Moreh in ricordo dell’apparizione di Dio ad Abramo (Gn12,1-9), è il luogo dedicato alla meditazione e all’ascolto del silenzio di Dio.