A seguito della comunicazione di chiusura dell’Ufficio nella frazione torritese, Il primo cittadino: «Azienda del tutto inaffidabile. Grave danno sociale per gli abitanti costretti a spostarsi pagando le scelte sconsiderate di chi dovrebbe tutelare i loro interessi»

«Sconcerto e amarezza per impegni precisi venuti meno da parte di Poste Italiane quando, seduti ad un tavolo, convenimmo con un accordo verbale a soluzioni che potessero tenere aperto l’ufficio di Montefollonico e, al contempo, andare incontro alle loro esigenze di razionalizzazione dei costi per il servizio. Impegni disattesi senza perlopiù un nuovo confronto tra le parti». Commenta così Giordano Santoni, sindaco di Torrita di Siena, la notizia della chiusura entro l’anno dell’ufficio postale di Montefollonico, come previsto dal piano presentato da Poste italiane nei giorni scorsi e che in Toscana taglia 174 sportelli. «Una decisione che arreca ancora più sconcerto – aggiunge il primo cittadino – perché l’azienda non ci ha comunicato nulla ufficialmente agendo sopra le nostre teste. Eppure solo un anno fa accettammo la riduzione da tre a due giorni a settimana dell’orario di apertura dell’ufficio a Montefollonico impegnandoci, come amministrazione comunale, anche a incrementare i servizi affidati alle Poste per contribuire alla permanenza dell’ufficio. Un impegno che noi abbiamo mantenuto e in cui abbiamo creduto, mentre Poste Italiane si è dimostrata totalmente inaffidabile. Un taglio che per Montefollonico è un vero e proprio danno sociale – continua Santoni – perché gli abitanti saranno costretti a spostarsi per usufruire di un servizio pagando le scelte sconsiderate di chi dovrebbe tutelare i loro interessi e invece insegue interessi economici. Uno scenario triste che non è altro che la fotografia di un generale impoverimento dei servizi territoriali, conseguenza dei tagli imposti per non soccombere alla crisi».