La foto, scattata in pieno giorno dal nostro fotografo Paolo Lazzeroni, ritrae un uomo, evidentemente ubriaco, che sta orinando davanti ai passanti. Dietro a questo gesto una storia fatta di miseria intellettuale, civica e morale.
A farla emergere un processo con due fratelli accusati di sequestro di persona, lesioni, violenza privata e tentata estorsione.
È il 2011 quando il fotografo, che ha sempre al collo la sua inseparabile macchina fa quello scatto. Lazzeroni non sa cosa ci fosse dietro a quell’uomo che faceva la pipì in mezzo ai passanti. Lo straniero è arrivato dal Marocco qualche tempo prima e suo fratello decide di farlo vivere con due loro cugini che abitano a Colle. Questi ultimi non lo vogliono perché è un alcolista cronico e dà fastidio. La situazione degenera tanto che un giorno il quarantenne denuncia i cugini ai carabinieri, accusandoli di avergli rotto il telefonino, di averlo picchiato fino a fratturargli una costola, di tentata estorsione e violenza privata. I due vengono arrestati e nominano come loro difensore di fiducia Costantino Vocino. Si arriva al processo e nel corso dell’istruttoria dibattimentale emergono verità diverse e ricostruzioni che ribaltano totalmente l’impianto accusatorio tanto che i due imputati verranno condannati a 2 mesi di reclusione ciascuno per lesioni per tutto il resto vengono assolti. Per loro è arrivata anche la condizionale. Il difensore ha già preannunciato che farà appello.
Cecilia Marzotti