“Ci siamo ritrovati, studenti e insegnanti, per manifestare contro il Dl 36 che non solo non tocca i problemi della scuola ma peggiora addirittura la situazione”. Sono queste le parole di chi oggi è voluto scendere in piazza a Siena contro il Decreto legge 36. I sindacati di categoria sono infatti sul piede di guerra, per la prima volta dal 2015 è stato indetto uno sciopero unitario del settore per tutelare temi quali la formazione, il reclutamento, il salario e la carriera degli insegnanti. Questa mattina, infatti, si sono dati appuntamento alle 10.30 in Piazza Santissimi Apostoli a Roma, i sindacati nazionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams. “No al taglio di 9.600 cattedre. Il DL 36 va cambiato” ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.
#LuigiSbarra: Oggi siamo con le lavoratrici e i lavoratori della scuola in sciopero per rivendicare il diritto a un contratto con incrementi retributivi adeguati,formazione,progressioni, stabilità per i precari,investimenti seri No al taglio di 9600 cattedre. Il DL 36 va cambiato pic.twitter.com/XJu3oXDe0M
— CISL Nazionale (@CislNazionale) May 30, 2022
Nonostante i sindacati fossero nella capitale, c’è comunque chi ha deciso di mobilitarsi in provincia: non pochi i presenti questa mattina in piazza Matteotti con il Comitato lavoratori della scuola. “Il Dl 36 – prosegue Marta Mancini, di professione insegnante – non sfiora i reali problemi della scuola come il precariato, le classi pollaio o le strutturazione e la sicurezza dei plessi scolastici. Noi, non potendo partecipare alla manifestazione principale di Roma, abbiamo voluto comunque dimostrare che anche a Siena tanti insegnanti e tanti lavoratori della scuola sono contro questo provvedimento”. “Noi siamo – conclude – per una scuola pubblica e di qualità . Speriamo di avere la giusta visibilità per poter costruire la scuola del futuro”.