Psoriasi, dermatite atopica, idrosadenite suppurative e orticaria, tumori della pelle e medicina rigenerativa. Sono questi alcuni dei temi al centro del congresso toscano organizzato da SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) e ADOI (Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica). L’evento, giunto alla sua terza edizione, si tiene sabato 26 novembre nell’aula magna del Rettorato dell’Università di Siena, a partire dalle ore 8.30: intenso il programma che prevede, in una sola giornata, la partecipazione di dermatologi universitari, ospedalieri del territorio, oltre agli specializzandi che afferiscono alle scuole di specializzazione in Dermatologia e Venereologia provenienti da tutta la Toscana. Presidente del congresso è il professor Pietro Rubegni, direttore della Dermatologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
“Si tratta di un appuntamento molto importante per la nostra specialistica – commenta il professor Rubegni -. Il congresso tratterà e approfondirà temi tecnico-professionali, oltre che conoscenze e competenze specifiche, con focus sulle attività ultra-specialistiche, incluse le malattie rare e la medicina di genere. Per esempio, per quanto riguarda la psoriasi – spiega ancora Rubegni -, l’argomento sarà introdotto da una lettura del professor Bruno Frediani, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Aou Senese, che sottolinea come l’infiammazione cronica che si osserva nella psoriasi sia alla base della patogenesi di molteplici patologie ad essa correlate come la sindrome metabolica, le cardiopatie, l’artrite e altre ancora. Poi – aggiunge ancora il professor Pietro Rubegni -, per quanto riguarda il melanoma e i carcinomi cutanei, verranno evidenziate le nuove modalità di presa in carico del paziente sempre più integrate tra specialisti diversi. Verranno anche approfonditi i diversi tipi di trattamento farmacologico e chirurgico ma anche i nuovi approcci diagnostici con tecnologie innovative che rappresentano sempre di più lo standard of care, come la dermatoscopia digitale, la microscopia laser confocale e la tomografia cutanea. In questo contesto verrà anche approfondito il ruolo che ha il Master di II livello di Dermochirurgia dell’Università di Siena nella formazione dei giovani dermatologi”.
“Verrà poi affrontato l’impatto che hanno in Dermatologia, la medicina rigenerativa e la bioingegneria tissutale, con una discussione sul ruolo delle banche della pelle. Su questo punto, per quanto riguarda la Toscana – ricorda Rubegni -, Siena rappresenta la sede del Centro di Conservazione della Cute regionale. Infine, un focus particolare sarà dedicato ad un progetto di indagine epidemiologica volta alla valutazione dell’impatto delle patologie infiammatorie croniche cutanee sulla popolazione. Tale progetto coinvolge tutte dermatologie della Toscana – conclude il professor Rubegni -. Nell’ambito del progetto, insieme alla dottoressa Alessandra Cartocci, presenteremo i dati epidemiologici clinici relativi alle malattie dermatologiche infiammatorie e quindi i progressi fatti per comprendere, attraverso strumenti di digitalizzazione e di statistica (intelligenza artificiale), il ruolo dei fattori ambientali connessi a queste malattie, la quantificazione dei rischi farmacologici per gravi reazioni cutanee e il perfezionamento della metodologia per valutare la sicurezza dei trattamenti attraverso i registri clinici di malattia”.
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