“Ho ricordato al sindaco che vi è un bando, da 30 milioni di euro, fatto per il turismo accessibile. Queste risorse saranno distribuite alle Regioni che poi li destineranno a progetti per l’abbattimento di barriere”. Parole di Erika Stefani, ministro per le disabilità italiano, che oggi ha visitato il territorio del collegio Toscana 12, insieme al candidato del centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi.
Prima c’è stata la tappa nei comuni aretini del seggio, poi Stefani è arrivata a Siena. A Palazzo Pubblico ha incontrato il primo cittadino Luigi de Mossi, gli assessori Tirelli, Benini, Appolloni e il garante delle persone con disabilità. In seguito ci sono state le visite all’istituto Tommaso Pendola, nel museo e alla stalla della contrada della Pantera, un saluto al Cardinale Lojudice e, infine, al complesso museale del Santa Maria della Scala dove si è svolto l’incontro con il mondo dell’associazionismo senese. “Sono realtà dinamiche”, ha detto Stefani che poi ha lodato il lavoro svolto dall’amministrazione: “ha fatto progetti molto interessanti che si potrebbero proporre, come moral suasion, ad altri comuni: sono ottime idee”.
Diversi i temi e le richieste provenienti dalle associazioni. Si è parlato di dopo di noi (“una legge complicata che però è difficile da mettere a terra, c’è di un raccordo tra sistema socio-assistenziale e sistema privato”), di spettro autistico (“Intendo proporre al ministro della Salute Speranza un progetto questo tema”). Stefani si lascia anche a proprie considerazioni: “Le regioni tutte devono operare e investire sul tema delle disabilità, magari imitarsi tra loro con progetti che funzionano – spiega- . La Toscana ha belle sinergie: tutto è migliorabile, ma ricordiamo che la Regione deve gestire dei bugdet”. Insieme a lei è intervenuto Tommaso Marrocchesi Marzi: “La giornata è stata bellissima, mi sono potuto confrontare con questo mondo – esordisce-. Ho vissuto due momenti importanti: il primo è a Castiglion Fiorentino dove un gruppo di disabili ha fatto nascere alla prima scuola di volo per disabili. Hanno superato il loro handicap e dato vita alla loro infrastruttura; il secondo è stato rilevare quanto bisogno di attenzione ha il terzo settore, lo chiedono da tempo e la situazione è peggiorata con la pandemia. Serve attenzione a chi ha fatto del volontariato un motivo d’impegno verso chi è rimasto indietro”. Non manca la bacchettata a Giani: “Il messaggio è anche a lui che si è espresso nei confronti delle Misericordie in modo irriguardoso”.