Sabato 20 settembre al Ricreatorio del Costone si terrà il Giubileo dello sport. In programma attività sportive e dimostrazioni a cura del Csi della provincia di Siena e altre società sportive presenti, oltre ad una processione fino alla Chiesa giubilare della Santissima Annunziata dove il cardinale Augusto Paolo Lojudice celebrerà la santa messa.
“Lo sport ha uno spazio molto, molto importante nella vita di tantissime persone, in particolare dei ragazzi e dei giovani. Anzi, dovrebbe averne sempre di più, perché sappiamo bene, come dicevano gli antichi, mens sana in corpore sano – ha detto Lojudice. Fa parte della vita stessa: ne parla San Paolo, se ne accenna in tanti modi. E allora, in un grande incontro organizzato qui al Costone da don Massimiliano, responsabile degli oratori e dello sport della diocesi, si ritroveranno tanti ragazzi. Io parteciperò al momento della celebrazione della Messa, al piccolo pellegrinaggio fino a Piazza Duomo, alla Santissima, e mi auguro ci sia tanto entusiasmo, tanta vivacità e tanto desiderio di continuare non solo a fare sport, ma a stare insieme in maniera serena, gioiosa e, posso dire, pacifica. Che sia un anno di impegno, un anno pensato come costruzione del loro futuro: imparare a pensarsi autori del proprio futuro. Uno dei problemi più diffusi, purtroppo, è questa scarsa memoria: poca memoria del passato e scarsissima prospettiva sul futuro. Non è che uno debba immaginarsi chissà dove tra venti o cinquant’anni, però sì, deve pensarsi innestato in un contesto che è vicino a lui, con lui, e tante volte purtroppo contro di lui”.
“Il ruolo dei docenti e degli insegnanti è fondamentale, determinante: non solo perché rappresentano la presenza adulta più costante che i ragazzi hanno rispetto a tutte le altre strutture sociali e formative. L’insegnante, è vero, ha le sue ore, ma vive in un ambiente in cui i ragazzi passano gran parte della giornata. Per questo auguro anche a loro di poter costruire, serenamente e pacificamente, qualcosa di bello insieme. Infine, ho lanciato un augurio e un impegno per la pace: che parta davvero da ogni persona, da ogni classe, da ogni scuola, da ogni famiglia, da ogni chiesa, da ogni parrocchia, da ogni diocesi. Tutti sappiamo quanto sia importante insistere, perché queste guerre finiscano. Prima o poi finiranno, purtroppo lasciando una scia di sangue e di violenza immensa e infinita. Ma noi ci auguriamo che finiscano quanto prima”, ha concluso.