A Siena si guadagna poco: la nostra è tra le prime province della Toscana per giornate retribuite ma il paradosso è che gli stipendi lordi per i dipendenti non sono così alti.
E così qui da noi siamo occupati per 244,7 giorni all’anno, un dato leggermente più alto sia della media italiana che di quella regionale, entrambe a 244,4 giorni. Ma i salari annuali sono pari a 22270 euro (1855 euro al mese, 90, 17 euro al giorno), numero più basso rispetto alla media nazionale di 22839 euro anche se superiore alla media di 21161 del Granducato.
Per guadagnare di più occorrerebbe spostarsi a Firenze: nel capoluogo regionale si guadagna giornalmente 94,36 euro al giorno. Prima di noi viene anche Pisa, dove però la retribuzione annua più alta è dovuta ad un maggiore numero di ore lavorate.
La fotografia sugli stipendi dei lavoratori è stata scattata dalla Cgia di Mestre. L’analisi, condotta sulla base di dati Istat, ripropone la vecchia questione “degli squilibri retributivi presenti tra le diverse aree del nostro Paese, in particolare tra nord e dud, ma molto evidente anche quelli tra le aree urbane e quelle rurali”, si legge.
“Possiamo dire che in Italia le disuguaglianze salariali a livello geografico sono importanti, ma, grazie a un preponderante ricorso alla contrattazione centralizzata, abbiamo differenziali intrasettoriali più contenuti rispetto agli altri Paesi. Per contro, la scarsa diffusione in Italia della contrattazione decentrata – istituto, ad esempio, molto diffuso in Germania – non consente ai salari reali di rimanere agganciati all’andamento dell’inflazione, al costo delle abitazioni e ai livelli di produttività locale, facendoci scontare dei gap retributivi medi con gli altri paesi molto importanti”, si legge ancora.