Rosario Livatino “con la sua fede ha dimostrato di essere un uomo di Dio da prendere come punto di riferimento”. Lo afferma il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, a margine di una commemorazione del magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990 che si è svolta alla tenuta di Suvignano. All’iniziativa hanno partecipato anche gli studenti dell’Istituto San Bernardino di Siena. “Livatino credeva fortemente nel suo lavoro e lo ha portato in fondo pur consapevole di rischiare la vita”, ha aggiunto Lojudice che ha chiesto poi ai ragazzi “perorare la causa della pace e della giustizia” anche nelle loro classi . Per don Andrea Bigalli, rappresentante di Libera Toscana, quello del magistrato è stato “un atto di amore di una persona che ha servito la Repubblica”. “Spero che l’insegnamento di Livatino sia come un piccolo seme che possa germogliare nel vostro animo”, ha invece detto Siro de Flammineis, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Siena, rivolgendosi ai giovani.
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