Un progetto rivolto a studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado di alcuni Comuni della provincia di Siena per promuovere l’educazione alla cittadinanza, alla democrazia, ai diritti, alla legalità e la partecipazione attiva attraverso laboratori, lezioni in aula, incontri e visite guidate. E’ quello che sta prendendo il via, sotto il coordinamento dell’Arci provinciale di Siena, nei Comuni di Chiusi, Chianciano, Colle di Val d’Elsa, Montalcino, Montepulciano, Monteroni d’Arbia e Poggibonsi con il titolo “C.R.E.A cittadinanza resistente e attiva” e che si chiuderà con una summer school nella Tenuta di Suvignano, divenuto luogo simbolo della legalità in provincia di Siena dopo la confisca alla mafia e la recente assegnazione a Ente Terre regionali toscane. Il progetto è stato approvato con D.D.R. 18515/18 con il contributo di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana e conta sul partenariato dei Comuni coinvolti e sulla collaborazione con Anpi provinciale Siena, Cgil Siena e alcuni circoli e associazioni Arci in provincia di Siena.
Il progetto coinvolgerà sette Istituti scolastici superiori con iniziative organizzate durante l’anno scolastico. La summer school, che chiuderà il percorso, coinvolgerà un gruppo di circa 15 giovani che saranno ospitati per una settimana nella Tenuta di Suvignano. La summer school prevede, ogni mattina, lezioni con docenti qualificati sui diritti fondamentali, a partire da istruzione e lavoro, il diritto all’informazione democratica, la difesa delle libertà fondamentali, il contrasto ai nuovi fascismi e l’importanza delle nuove resistenze, oltre a nuovi modelli sostenibili di produzione e di consumo. Nel pomeriggio, i giovani partecipanti saranno coinvolti attivamente in workshop, presentazioni di libri e, soprattutto, visite guidate in luoghi del territorio senese ritenuti simbolici per i temi al centro del progetto arricchite da testimonianze e contributi di alcuni ospiti.
Con queste caratteristiche, la summer school del progetto “C.R.E.A cittadinanza resistente e attiva” sosterrà la nascita di un’associazione-impresa sociale da vivere come occasione professionale per i giovani partecipanti, oltre alla possibilità di innescare ripercussioni positive sulla comunità locale, aumentando la consapevolezza e la comprensione delle dinamiche di interdipendenza tra i livelli locale e globale.