Il 16 aprile 1871, per volontà di un gruppo studenti universitari appassionati di sport (di ginnastica, in realtà, perché è questa la prima e fondante disciplina) nasce L’Associazione Ginnastica Senese “Mens Sana in Corpore Sano 1871”. Quindi, oggi, compie esattamente 150 anni di attività.
La fine dell’800 è l’epoca in cui, finite le Guerre d’Indipendenza, assestatasi un’idea di “Unità” italiana”, sorgono le prime associazioni sportive nell’ambito di una società borghese e liberale che guarda all’educazione del corpo come alla base fondamentale di ogni vera attività sportiva.Nel 1875, la Polisportiva, organizza, come primo atto ufficiale, il sesto Congresso della Federazione Ginnastica d’Italia. Molte sarebbero le cose da raccontare in 150 anni di attività della Polispostiva Mens Sana che, nel tempo, ha operato differenziandosi in varie e numerose discipline: oltre alla ginnastica, fin dalla fine del XIX secolo erano aperte le sezioni di tiro a segno, scherma (che tutt’oggi con i suoi atleti dà grandi soddisfazioni alla nostra città), nuoto, ciclismo. E, cosa innovativa per l’epoca con un occhio di riguardo all’attiività e alla creazione di sezioni femminili. o e ciclismo, e andava avanti con accresciuto vigore l’attività della sezione femminile.
E allora come non ricordare, quel maggio del 1907, quando, in occasione del VII Concorso Generale di Ginnastica, a Venezia, svoltosi di fronte ai Sovrani d’Italia, venne presentata come “gara libera”, durante la sontuosa cerimonia di premiazione degli atleti, dalla professoressa Nomi Venerosi Pesciolini e dalle sue allieve la prima dimostrazione assoluta in Italia del nuovo gioco inventato nel 1891 dal canadese James Naismith: il basket-ball. Per la presentazione di questo sport la squadra senese di ginnastica (composta da Bozzini, Gabbricci, Mini, Clara e Paola Falb, Martini, Fatini, Zalaffi e Gianfaldoni) vinse, tra l’altro, la medaglia d’argento e a Siena venne accolta trionfalmente. Di fatto con questo atto la pallacanestro “nacque” in Italia quel giorno e “nacque” da Siena benchè, inizialmente la cosiddetta “palla a cerchio” sia considerata un gioco per signorine.
Poi ci sono i travagliati anni della prima metà del ‘900 ma, finita la Seconda Guerra Mondiale, già il 21 ottobre del 1945 il Consiglio direttivo della Polisportiva Mens Sana aderisce ufficialmente al Campionato Italiano di Pallacanestro dopo essersi, il 26 settembre, già affiliati alla Federazione Italiana Pallacanestro sia con la sezione maschile che con quella femminile. La Polisportiva, dunque, subito dopo la caduta del fascismo ha voglia di rinascere e riprendere appieno le sue attività.
Già nel marzo del 1945 si era insediato il primo consiglio direttivo del dopoguerra e, nello stesso periodo, la Mens Sana rientra in possesso della “palestra di Via Sant’Agata” che sarà di nuovo agibile dopo mesi di duro lavoro. Nell’ottobre del 1945 la Polisportiva vanta già 1000 soci e 14 sezioni sportive. Nel Campionato 1945-1946 la Mens Sana pallacanestro gioca in prima divisione, dove resterà fino al 1948 anno in cui conquista la promozione in serie C. Da notare che i primi colori della società sono il bianco ed il nero, i colori della Balzana. Su come siamo arrivati ai colori bianco e verde ci sono varie versioni: c’è chi sostiene che quando la Mens Sana si sposta nei locali della palestra di Sant’Agata, sotto il Liceo Classico Piccolomini, prende i colori di quest’ultimo che sono, appunto, il bianco e il verde, perché molti atleti provenivano da questa scuola; altri raccontano che proprio nel 1945 ci fu una lotteria, per cercare un po’ di risorse finanziarie, e in premio c’era una bicicletta Legnano offerta dal concessionario che si trovava in Piazza del Campo. Il vincitore lasciò gran parte del premio, la bicicletta e diecimila lire, alla Polisportiva e con questi soldi in seguito vennero comprate le maglie sociali che saranno, appunto, bianche e verdi.
Anche se, nel logo, la storia parla attraverso i colori dato che sono presenti ancora tutti e tre: il bianco, il nero e il verde.
Tra le molte onoreficenze accordate al lavoro fatto dalla Polisportiva Mens sana da ricordar quella del 1971: la stella d’oro al merito sportivo del Coni per il contributo alla diffusione e al miglioramento dello Sport nel Paese; quella ricevuta nel 2002, ovvero il Collare d’oro al merito sportivo per l’anno 2000, quella che, di fatto, è la più alta onorificenza sportiva assegnata in Italia. La Polisportiva è socia fondatrice dell’Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d’Italia, che si è costituita nel 2000 e conta di oltre duecento società sportive fondate da più di un secolo.
Attualmente sono trenta le discipline insegnate all’interno della Polisportiva (con tredici sezioni 13 ordinarie e 7 autonome), che conta oltre tremila soci un terzo dei quali minorenni.
Per cui: buon compleanno Polisportiva, grazie delle molte soddisfazione che dai alla nostra città portando il suo “nome sportivo” nel mondo con onore e orgoglio e grazie dei valori di sport, di associazionismo, di fare e vivere in gruppo, di cura per il corpo e se stessi, di amore per la città che trasmetti ai nostri ragazzi che poi saranno i futuri uomini e donne che domani, come accade da un secolo e mezzo, porteranno avanti il tuo nome e il tuo lavoro trasmettendolo, come essi lo hanno ricevuto, alle future generazioni.
Maura Martellucci
Roberto Cresti