Avrebbe colpito un 30enne libico con numerosi fendenti all’addome e al petto con un’arma da taglio, causandogli lesioni agli organi vitali tali da metterlo in pericolo di vita. Ed è per questo motivo che un 30enne straniero è stato posto al fermo di indiziato di delitto, disposto dalla procura di Siena, per l’ipotesi di reato di tentato omicidio . Per l’uomo, che risiede a Colle Val d’Elsa, è arrivata oggi la convalida del gip e ,conformemente alla richiesta della procura, è stata anche applicata la misura cautelare del carcere. A farlo sapere è il procuratore di Siena Andrea Boni. Il fatto è avvenuto lo scorso 26 agosto. I carabinieri di Colle Val d’Elsa erano intervenuti in un’abitazione in via F. Campania 16 con i sanitari del 118 trovando il trentenne libico, che vive lì, riverso sul divano e privo di sensi a causa delle gravi ferite. Poco dopo i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Poggibonsi hanno isolato la casa, identificato i possibili testimoni. A condurre il sopralluogo sulla scena del crimine sono stati gli uomini dell’Arma del nucleo investigativo di Siena con i colleghi della sezione investigazioni scientifiche di Firenze. Dopo questi accertamenti, spiega Boni, è stato emesso il provvedimento “ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di fuga del prevenuto”. Il fermato è stato rintracciato dai carabinieri di Poggibonsi lo scorso venerdì 30 agosto mentre ancora si trovava a Colle Val d’Elsa. Oggi, appunto, si è svolta l’udienza di convalida del gip.