“Dalla provincia di Siena, dove è esplosa la protesta, inizia una fase di presa di coscienza di diritti e garanzie che ai lavoratori di questo settore non possono mancare, tanto da riportare i loro salari ai livelli di tutte le altre aziende presenti sul territorio”.
Lo sottolinea il segretario provinciale della Fit-Cisl Carlo Pane a proposito dell’accordo sottoscritto tra la sede Gls di Monteriggioni e gli addetti dell’azienda.
Un accordo reso possibile grazie al coordinamento della federazione Fit-Cisl di Siena, coadiuvata e guidata regionalmente dal segretario generale Franco Fratini, dal segretario generale aggiunto Franceso Chiaravalli e del dirigente sindacale Gabriele Brogi che dopo averli riuniti, hanno iniziato una fase di trattativa spigolosa con la committenza.
“I profitti aziendali non possono e non devono mai andare a discapito di garanzie remunerative ed a discapito della sicurezza sui luoghi di lavoro – aggiunge Pane. Con la firma di questo accordo, si apre una fase iniziale, dove si pongono le basi per arrivare ad un livello superiore di benessere collettivo in tale azienda”. Nella seconda metà di aprile i lavoratori di Gls della sede di Siena avevano, infatti, iniziato una protesta per tutta una serie di diritti e garanzie anche remunerative a loro spettanti. Dopo una fase iniziale confusa che sarebbe dovuta sfociare in uno sciopero è intervenuto il coordinamento sindacale che ha portato all’accordo.