Fare i conti con la crisi”, percorso formativo delle Acli Siena per insegnare ai giovani come gestire certe situazioni e comportarsi in periodi di difficoltà, come quelli attuali. Il progetto, sviluppato dai nostri Centro assistenza fiscale e Punto famiglia, è stato accolto dalla scuola; sarà realizzato dal 23 gennaio nelle classi quarte degli istituti Bandini e , dice Francesco Rossi, presidente provinciale Acli. “Siena con Firenze è stata selezionata in Toscana come sede dell’iniziativa .Lo scopo del progetto, con il coinvolgimento delle famiglie, è quello di educare a comprendere le possibilità e le risorse a disposizione, privilegiando un consumo sostenibile e ad una corretta gestione del bilancio domestico. Queste esigenze sono oggi tanto più avvertite per la consapevolezza che l’attuale crisi è più grave di quanto precedentemente avevamo percepito; si ripercuotesulle microeconomie, sui comportamenti degli individui e delle famiglie. Sono stati scelti gli istituti Bandini e Caselli per l’indirizzo economico con l’intenzione di estendere l’iniziativa anche ad altre scuole. Ci incoraggia l’ampio coinvolgimentoal progetto che, con la scuola, è sostenuto dal Comune e dalla Provincia di Siena; Fondazione antiusura della Misericordia, Caritas, Banca Etica, Monte dei Paschi, Società del Microcredito, Cattolica Assicurazioni, associazioni dei consumatori, Forum famiglie, Ufficio famiglia diocesano, Consultorio familiare”.
Articolato il programma che, spiega Morgana Caltabiano responsabile Punto famiglia AcliSiena, “con l’intervento di docenti, esperti, operatori, prevede sei lezioni di economia, matematica, politiche aziendali e sociali, approcci psicologici e comportamentali, perché la crisi condiziona prima di tutto gli approcci relazionali”. Spazio, anticipa Rossi, “sarà dedicato al lavoro, grande priorità dei giovani. Partendo da certe premesse, gli obiettivi sono anche quelli di stimolare gli studenti e le famiglie a parlare delle questioni di maggiorinteresse che devono affrontare in questo particolare momento storico. L’iniziativa vuole essere la premessa per sviluppare un più ampio lavoro con i giovani e le famiglie che hanno bisogno di aiuto e sostegno. Vogliamo anche dare la fiducia che, rispettando certi canoni di giusta economia, è possibile sperare in un futuro migliore”.