Acn Siena, stadio squalificato per un turno, inibiti due dirigenti

Il giudice sportivo ha deciso di sanzionare la società del Siena con la squalifica del campo di gioco per una gara ed una ammenda di 2mila euro, “per avere, diverse persone riconducibili alla società ma non iscritte in distinta e non identificate, indebitamente presenti nell’area antistante gli spogliatoi, ostacolato l’ingresso della terna arbitrale all’interno del rispettivo spogliatoio insieme ad altri tesserati identificati. In particolare, una di dette persone, dopo essersi avvicinata viso a viso senza indossare dispositivo di protezione, rivolgeva all’arbitro espressioni gravemente ingiuriose e intimidatorie. Sanzione così determinata in considerazione della violazione delle normative anticovid-19, nonché della recidiva reiterata di cui ai CU. 63, 107, 150 e 158”. Il Siena, quindi, dovrà giocare la prossima partita casalinga in campo neutro.

Inoltre, il giudice sportivo ha anche inibito due dirigenti della squadra.

Fulvio Muzzi, dirigente, è stato inibito fino al 17 giugno 2021, “Per avere, al termine della gara, rivolto all’indirizzo di un A.A. espressioni gravemente ingiuriose e intimidatorie. Tentava di avvicinarsi allo stesso ufficiale di gara con l’intento di aggredirlo senza riuscirvi per l’intervento di alcuni tesserati della società e, nella circostanza reiterava la condotta rivolgendo espressioni gravemente ingiuriose anche all’indirizzo dei rispettivi familiari. (RA – RAA)”.

Antonino Scimone, dirigente, è stato inibito per “proteste nei confronti dell’Arbitro, allontanato” fino al 20 maggio 2021.

Infine, Giulio Leonardi, massaggiatore, si è visto comminare una squalifica fino al 30 giugno “Per avere al termine della gara, congiuntamente ad altre persone non identificate ma chiaramente riconducibili alla società, ostacolato il rientro negli spogliatoi della terna arbitrale. Nella circostanza, il medesimo, senza mascherina di protezione e non a distanza di sicurezza, in violazione delle normative anticovid-19, rivolgeva espressioni gravemente offensive e intimidatorie all’indirizzo degli ufficiali di gara”.