Acquedotto del Fiora. Dieci anni di gestione con oltre 180 milioni di euro investiti sul territorio

Sono oltre 180 i milioni di euro investiti da Acquedotto del Fiora Spa dal 2002 ad oggi, ovvero nel periodo di gestione del Servizio Idrico Integrato nel territorio dell’AATO 6 Ombrone che comprende i 56 comuni delle province di Siena e Grosseto. Il dettaglio dei lavori effettuati è stato stilato oggi, durante il convegno “10 anni di gestione e scenari futuri”, organizzato al Petriolo da Acquedotto del Fiora Spa assieme all’AATO. Il nostro territorio rappresenta uno dei punti di riferimento all’interno del modello toscano che ha dimostrato, attraverso i numeri, di aver saputo funzionare nella gestione dei servizi idrici – ha affermato il Presidente di Acquedotto del Fiora, Claudio Ceroni – In questi anni si è assistito ad un progressivo miglioramento del servizio: quello che era insufficiente è diventato sufficiente e quello che era già sufficiente è diventato buono. In virtù degli esiti referendari è fondamentale che il legislatore nazionale faccia rapidamente chiarezza per dirimere l’incertezza normativa che contraddistingue il nostro settore in questa fase”.

La giornata si è sviluppata in due parti. Nella prima Paolo Quaranta, Direttore AATO 6 Ombrone, Lorenzo Pirritano, Direttore Operazioni Acquedotto del Fiora Spa, e Paolo Pizzari, Amministratore delegato di Acquedotto del Fiora Spa, hanno tracciato un dettagliato quadro dei lavori svolti durante i 10 anni di gestione, soffermandosi sulla gestione operativa e su quanto è stato fatto dal punto di vista tecnico, come previsto dal Piano degli Investimenti approvato dall’Autorità di Ambito.

In questi anni abbiamo investito ben 183 milioni di euro per garantire il miglioramento del servizio, – ha evidenziato Paolo Pizzari, Amministratore delegato di Acquedotto del Fiora Spa – Il livello di investimenti ci ha permesso di far crescere in modo considerevole la qualità del servizio che eroghiamo in 56 comuni delle province di Siena e Grosseto. Oggi il servizio è più efficiente, la qualità dell’acqua che eroghiamo è cresciuta, le perdite sono diminuite. Anche i nostri utenti hanno evidenziato una crescita del gradimento, parallela alla crescita dei nostri livelli di servizio. Se pensiamo al fatto che operiamo in un quadro normativo incerto e mutevole e con una disponibilità finanziaria non sufficiente il valore del nostro lavoro cresce ulteriormente. Guardando al domani è però fondamentale che questa situazione sia superata il più rapidamente possibile, in modo tale da poter programmare nei prossimi anni altrettanti investimenti”.

Nella seconda parte della mattinata si è svolta la tavola rotonda dal titolo “Scenari futuri” che, moderata dal giornalista Giancarlo Capecchi, ha visto la partecipazione di Anna Rita Bramerini, Assessore all’Ambiente della Regione Toscana; Moreno Periccioli, Presidente AATO 6 Ombrone; Claudio Ceroni, Presidente Acquedotto del Fiora; Alfredo De Girolamo, Presidente Cispel Toscana; Marco Staderini, Amministratore Delegato Acea Spa; e Antonio Marino, Vice Direttore Generale Monte di Paschi di Siena. Il dibattito si è soffermato sulle caratteristiche del modello toscano nella gestione dei servizi pubblici e sugli scenari che si aprono in virtù dell’esito dei referendum.

Quello in cui operiamo è un territorio caratterizzato da una grande maturità amministrativa, indipendentemente dalle espressioni politiche che si sono alternate nella guida delle amministrazioni comunali del territorio – ha sottolineato Moreno Periccioli, Presidente AATO 6 Ombrone – Grazie a questa consapevolezza è stato possibile cogliere risultati davvero importanti, specie se ci ricordiamo di essere partiti con un inizio di gestione caratterizzato dal profondo rosso. Dopo l’esito del referendum è necessaria un’operazione verità perché l’acqua ha acquisito ancora più valore: l’organizzazione dei servizi pubblici è una variabile socio-economica e quindi la politica si deve interrogare sulla sua adeguatezza. E’ necessario proseguire, consapevoli della forza del nostro sistema e della necessità di lavorare con tranquillità: ognuno faccia al meglio il suo mestiere”.

I numeri

L’AATO 6 Ombrone ha una superficie di 7.647 kmq, comprende 56 comuni delle province di Siena e Grosseto e interessa 373.642 abitanti. Sono pari a 8.326 km di acquedotto e 3.179 km di fognature le infrastrutture presenti sul territorio. 273 le sorgenti, 231 i pozzi, 722 i serbatoi e 291 depuratori. Nel 2004 erano 42 i comuni in deroga per il superamento dei valori di legge sull’arsenico: al 31 dicembre 2010 il numero dei comuni è sceso a zero. La popolazione depurata nel 2002 era pari 84%: nel 2010 la quota è salita al 91%.

Principali opere realizzate dal 2002 ad oggi

Realizzazione invaso Bicocchi nel comune di Follonica (2003); lavori sulla dorsale Vivo-Campiglia d’Orcia nel comune di Castiglione d’Orcia (2004); lavori dorsale Castello-Campese nel comune di Isola del Giglio (2005); realizzazione impianto di dissalazione nel comune di Isola del Giglio (2006); attraversamento dorsale Fiora sulla Grosseto-Siena (2007); lavori dorsale Bonsere a Montincello Amiata nel comune di Cinigiano (2007), collegamento del serbatoio Poggio al Fico a Prato Ranieri nel comune di Follonica (2007); collettore di collegamento fiume Pecora-lago Bicocchi nel comune di Follonica (2008); impianto di abbattimento arsenico nei comuni di Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio e Arcidosso (2009); realizzazione condotta idrica in località Castiglioncello del Trinoro nel comune di Sarteano (2009); realizzazione condotta idrica da Pozzo Fioraie a serbatoio di Macia Morta nel comune di Castellina in Chianti (2009); realizzazione depuratore di Pievescola e del serbatoio idrico nel comune di Casole d’Elsa (2009); realizzazione sistema terziario e distribuzione acque disponibili presso il depuratore di Follonica con il collegamento del Puntone di Scarlino (2009); progetto di ampliamento del serbatoio di Montarioso nel comune di Siena (2009); adeguamento impianto di Armaiolo nel comune di Rapolano Terme (2010); adeguamento impianti di depurazione nei comuni di Siena (Ponte a Tressa) e Cinigiano (2010); lavori per la messa in sicurezza del serbatoio di Niccioleta nel comune di Massa Marittima (2010); manutenzione fasce demaniali condotta della dorsale nel comune di Castiglione d’Orcia (2010); lavori di adeguamento funzionale del depuratore Cipressi nel comune di Colle Val d’Elsa (2010); manutenzione fasce demaniali della condotta dorsale in località Baccinello nel comune di Scansano (2010); potenziamento impianto di dissalazione in località Bonsere nel comune di Isola del Giglio (2010); lavori sull’invaso del Calcione nel comune di Rapolano Terme; realizzazione impianto di abbattimento dell’arsenico in località Case Nacchi nel comune di Montieri (2010); realizzazione serbatoio Cignano nel comune di Castelnuovo Berardenga (2010); realizzazione opere di presa e relativa condotta della sorgente La Nova nel comune di Capalbio (2010).