È stata inaugurata ieri a Radda in Chianti la ‘Casina dell’acqua’. Il nastro è stato tagliato alla presenza del sindaco Pier Paolo Mugnaini, del presidente di Acquedotto del Fiora, Roberto Renai, della cittadinanza e dei bambini delle scuole del territorio. La casa dell’acqua di Radda è situata in viale IV Novembre ed eroga acqua naturale e gassata. Adf mira così a promuovere il consumo di acqua erogata dal gestore, buona, sicura e plastic free, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, nel caso specifico con gli obiettivi 6 e 11, e soddisfare le necessità dei cittadini del territorio e dei comuni soci.
Roberto Renai, cosa significa per Acquedotto del Fiora questa giornata?
“Quella di oggi è una giornata importante, una giornata di pioggia di cui nessuno ha diritto di lamentarsi, vista l’estate così secca che è appena trascorsa, dal momento che rimpingua le nostre sorgenti. Questo, in generale, è un momento importante per noi e per i nostri comuni, perché è la prima installazione delle nostre ‘casine’ interattive. Oltre a dare acqua di qualità questo è un punto dell’azienda con applicazioni interattive e tutta una serie di servizi. L’investimento fatto sulle casine è oltre il mezzo milione di euro: noi oggi non possiamo che essere molto soddisfatti”.
Il progetto delle casine si inserisce però in un quadro più ampio di attenzione al cittadino
“Abbiamo svolto diverse azioni atte a premiare i nostri clienti più virtuosi. L’anno scorso abbiamo stanziato 300mila euro, già spesi, di fondo per le utenze commerciali che attraversavano un momento di crisi, quest’anno, invece, non faremo pagare la morosità a tutti quelli che hanno pagato in ritardo e 5 euro di sconto in bolletta per chi mantiene l’accredito bancario e utilizza i nostri servizi interattivi”.
L’attenzione di Adf non è solo volta ai cittadini ma anche alle professionalità del domani, come testimonia Agire academy
“Abbiamo da poco lanciato Agire academy, il nostro progetto che vuole costruire le nuove professionalità del domani. Nelle aziende come le nostre, si aprono sempre di più spazi per i nuovi bisogni e nuove figure. Noi, insieme ad Acea e altre aziende del territorio, vogliamo costruire una terza gamba, collaborando con l’Università degli studi di Siena, per formare le professionalità del futuro che saranno quelle che ci porteranno fuori dalla crisi”.
Emanuele Giorgi