Mentre anche a Siena è atteso il 15 luglio, primo giorno del Prime Day di Amazon, la Confeserecenti di Siena commenta i dati sul commercio online diffusi lunedì dal Prefetto di Siena durante la sottoscrizione del Patto per la videosorveglianza
“C’è un netto aumento delle truffe telematiche che ci porta ad essere una delle cinque città d’Italia con il maggior numero, in rapporto agli abitanti, di tali reati – commenta la Confesercenti Siena -.Questo ci porta anche a ribadire un concetto che, organizzazioni come la nostra hanno espresso più volte negli anni. […]Una è una crescita della competenza tecnologica da parte dei cittadini, e non di meno delle imprese. L’altra è una maggiore consapevolezza di tutto ciò che comporta lo shopping su internet”.
“Spesso si privilegia questa scelta d’acquisto in virtù di un prezzo apparentemente molto più basso – prosegue la nota della Confesercenti -, che però non tiene conto dei costi occulti o indiretti, come appunto la frode, in cui il consumatore può incappare. Questo fatto genera tre effetti negativi. Il primo è il danno al consumatore truffato, il secondo all’esercente a cui viene tolta una fetta di mercato e di lavoro in modo improprio, sleale ed ingannevole ed il terzo, altrettanto importante, con la chiusura delle attività commerciali rischiamo la desertificazione dei centri urbani che produce sicuramente una percezione di minor vivibilità e sicurezza”.
“Se un prodotto è disponibile anche nel negozio fisico vicino casa è bene valutare anche questo aspetto- conclude il comunicato della Confesercenti-, oltre al fatto che mantenere accese le luci delle vetrine in un centro abitato è un “antifurto diffuso” tra i più efficaci”.