Addio a Marco Baglioni, il cordoglio dell’Accademia musicale Chigiana

“Con estremo dispiacere apprendiamo la notizia della improvvisa scomparsa di Marco Baglioni, figura di rilievo nella storia delle più importanti istituzioni cittadine e toscane. Fin dal mio arrivo in Chigiana mi è stato vicino guidandomi nel percorso di conoscenza della sua ricca storia di cui Marco ne è stato solerte protagonista” Così nelle parole di Carlo Rossi, presidente dell’Accademia musicale Chigiana, si manifesta il dolore per la perdita di un amico e di un collaboratore di lunghissimo corso. “È certamente stato un grande ed appassionato amico dell’Accademia alla quale ha sempre voluto tanto bene. Oggi la comunità della Chigiana certamente si sente più sola. Ci rimane il suo esempio e il suo attaccamento che cercheremo di trasmettere a chi sarà chiamato a proseguire il suo illuminato impegno”.

Per il direttore amministrativo della Chigiana, Angelo Armiento: “Al di là della competenza e del valore professionale, lo ricorderemo sempre con affetto per le sue speciali qualità umane. Per la sua gentilezza, per la sua disponibilità all’ascolto e per quel suo modo pacato ma fermo di esprimere le proprie opinioni. Con lui era sempre piacevole confrontarsi, pronto a offrire in ogni circostanza un consiglio o una parola di incoraggiamento”.

Memorabile il suo impegno nel tessere reti con enti e associazioni del territorio regionale e nazionale, fra cui non si può dimenticare la felice collaborazione con Anap Confartigianato che ha portato al restauro di importanti strumenti musicali, fra cui lo stesso violoncello Stradivari “Il Chigiano”.

Nicola Sani, direttore artistico, dichiara: “Ho perso non solo un grande amico, ma anche un punto di riferimento imprescindibile, colui che ha sostenuto con passione e dedizione ogni fase del progetto di rinnovamento dell’Accademia. Marco Baglioni è stato un compagno di viaggio del nostro cammino verso un futuro che coniugasse tradizione e innovazione. La sua presenza costante e il suo affetto profondo mi facevano sentire la sua fiducia ogni volta che affrontavamo nuove sfide. Sostenitore entusiasta delle nuove forme di comunicazione, anche le più avanzate, capiva l’importanza di parlare al presente senza tradire il passato. Come uomo di cultura, Marco Baglioni ha saputo unire rigore e umanità in un equilibrio raro”.

Curatore di libri di argomento storico, ha raccontato anche la trasformazione statutaria dell’Accademia Chigiana a partire dalla sua fondazione il 21 giugno del 1958 in “Musica per sempre. Storia di un progetto al futuro”, volume curato insieme a Stefano Jacoviello che dice: “la memoria di Marco sulla storia delle istituzioni senesi, ma soprattutto la sua eccezionale passione nel ricostruirla e narrarla ha contribuito significativamente nel dimostrare con lucidità ed autorevolezza la continuità fra il progetto originario di Guido Chigi Saracini e i percorsi recentemente intrapresi dall’Accademia di fronte alla necessità di confrontarsi in maniera efficace con il mutato panorama internazionale della ricerca, produzione e alta formazione musicale, rilanciando per gli anni a venire la visione di una vera e grande istituzione culturale italiana”. In quel libro emergeva chiaramente il suo carattere di affezionato custode degli ideali del Conte Chigi‑Saracini, che ha continuato a promuovere con orgoglio.

“Salutiamo oggi un uomo che ricorderemo sempre come presenza saggia, amico leale, memoria storica e complice visionario. Il suo spirito continuerà a vivere nel nostro lavoro e nei nostri cuori. Grazie Marco: per ogni consiglio, per ogni parola di speranza, per ogni contributo che hai donato generosamente a questa Accademia che amavi. Tutto il personale della Chigiana, dall’amministrazione al settore artistico, si stringe con affetto intorno alla amata moglie Serafina e a tutti i familiari in questo momento di profondo dolore” scrivono infine dalla Chigiana.