Aveva da poco compiuto 93 anni Luciano Alberti, intellettuale poliedrico che aveva diretto la Chigiana per 19 anni e che a Siena era stato anche docente di Storia della musica alla facoltà di Lettere e filosofia all’Università.
Il suo funerale si è svolto oggi nella chiesa della Madonna della Tosse a Firenze.
Il musicologo recentemente scomparso era stato ai vertici dell’Accademia dal 1969 al 1977 e successivamente dal 1987 al 1996. Nel corso della sua vita era stato anche alla guida del Maggio musicale fiorentino, del Teatro comunale di Firenze e del Festival Pucciniano di Torre del Lago. “La Toscana piange il grande musicologo Luciano Alberti, scomparso l’11 gennaio scorso e sepolto oggi dopo il funerale alla chiesa della Madonna della Tosse a Firenze”, è il cordoglio del presidente della Regione Eugenio Giani.
“Apprendere della sua scomparsa – si legge in una nota della Chigiana – ha lasciato un profondo senso di tristezza nella nostra comunità musicale e nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco”.
“Durante il suo mandato – ricordano dall’Accademia-, ha trasformato la Chigiana in un centro vibrante di formazione musicale, bilanciando l’interesse tra la musica antica e quella moderna, mettendo a servizio con passione il suo sapere di spettacolo e melodramma, ampliando la platea internazionale degli artisti e dei talentuosi allievi attirati da ogni parte del mondo e contribuendo a far emergere numerosi giovani musicisti protagonisti dell’avvenire. A lui si deve l’arrivo a Siena di nomi illustri del panorama musicale, quali Franco Donatoni, che prenderà la cattedra di composizione, ma anche Valentino Bucchi, Morton Feldman, Luigi Dallapiccola, György Ligeti, Sylvano Bussotti, Nino Rota. Durante la sua direzione artistica Riccardo Muti fece il suo debutto alla Chigiana alla testa dell’Orchestra del Maggio, ma anche i pianisti Sviatoslav Richter e Vladimir Ashkenazi. Memorabile esempio della sua visione fu la rappresentazione dell’Oedipus Rex di Igor Stravinskij, che nel 1988 venne realizzata in Piazza Jacopo della Quercia, sempre con la sua regia e per la quale lo scultore Arnaldo Pomodoro realizzò due mastodontiche porte girevoli in bronzo a incorniciare lo spazio della facciata incompiuta del Nuovo Duomo di Siena incompiuto. Luciano Alberti – si legge ancora- cementò anche il rapporto fra la Chigiana e l’Università di Siena”.
Cordoglio è stato espresso anche dall’Istituto Franci. Il Conservatorio attraverso le parole del direttore Carlomoreno Volpini e della Presidente Anna Carli, partecipa commosso al lutto per la scomparsa del Maestro Luciano Alberti.
“La nostra Istituzione si stringe intorno alla famiglia Alberti per la scomparsa del professor Luciano Alberti che ci lascia un’enorme eredità nell’ambito storico, musicale ed artistico. Molti dei docenti che insegnano nel nostro Conservatorio hanno avuto il piacere e l’onore di poter frequentare il Maestro, facendo tesoro della sua professionalità e dei suoi grandi insegnamenti – dicono-. Lo ricordiamo con affetto anche per la sua attività di direzione della Chigiana, per il suo rapporto con Siena e per la sua generosità nel mettere a disposizione di tutti noi la sua cultura, la conoscenza e l’immensa maestria. Grazie per averci lasciato questo patrimonio inestimabile”.