Un anno di reclusione pena sospesa per adescamento di minore. Il giudice Salvatore Spina del tribunale di Siena, ha accolto la richiesta di patteggiamento di un giovane 23enne che a fine giugno 2020 aveva adescato una bambina di 10 anni su TikTok inviandole foto spinte e richieste pressanti. A denunciare l’accaduto era stata la madre dopo aver controllato il cellulare della figlia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il ragazzo, all’epoca 21enne, aveva cominciato a contattare sul social TikTok la bambina, residente a Siena: conversazioni inizialmente normali, per ottenerne la fiducia e farsi dare il numero di cellulare. Così da passare ai messaggi su Whatsapp, con richieste reiterate di inviargli delle foto. Che la bambina non ha mai mandato, ma che invece ha ricevuto. Diventando, di messaggio in messaggio, più spinte. Dopo sei giorni la mamma, controllando il telefono della figlia, se ne è accorta e ha bloccato la conversazione. Dopo la denuncia della madre, è stato molto semplice risalire al ragazzo, incensurato, di origini campane ma residente in provincia di Siena: del suo cellulare è stata fatta una copia forense e dalle indagini sarebbe emerso che aveva avuto conversazioni con altre bambine, dagli 8 ai 14 anni. Il giovane ha poi ammesso le sue responsabilità di fronte alla magistratura e si è reso disponibile al risarcimento. Oggi la sentenza del giudice che ha accolto la richiesta di patteggiamento già accordato dal pm della Procura distrettuale della corte d’appello di Firenze per una pena di un anno, con pena sospesa.