“L’aeroporto di Ampugnano è tornato al centro del dibattito cittadino. Ricordo che fui l’unico in campagna elettorale a toccare l’argomento. Un’uscita che mi costò il rimbrotto anche di qualche ‘compagno di viaggio’, perché considerato un tema divisivo e ‘poco conveniente’ da affrontare”. Inizia così la lettera di Fabio Pacciani, consigliere comunale e presidente dell’associazione Area civica indirizzata all’amministrazione comunale.
“Io che ho sempre rivendicato la distanza da questi piccoli calcoli elettoralistici – prosegue -, mi ero semplicemente confrontato con alcuni tecnici ed esperti del settore scoprendo che in un anno l’aeroporto aveva ospitato 400 voli, ovvero 400 atterraggi e 400 decolli. Non avendo avuto riscontri negativi sull’attività aeroportuale mi era sembrato di buon senso affrontare l’argomento e far conoscere ai senesi questa realtà e le sue potenzialità. Dai miei interlocutori avevo colto che un eventuale progetto di sviluppo non avrebbe modificato la lunghezza della pista, ritenuta idonea, quanto il recupero di immobili già presenti nell’area aeroportuale. Si era parlato, già in tempi non sospetti, dell’imprenditore Carlo Panerai come possibile persona interessata a investire nell’aeroporto di Ampugnano. Oggi si torna a ipotizzare una progettualità da sviluppare indicando perfino finanziamenti e coperture possibili. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. C’è però una questione di metodo che andrebbe affrontata al pari di quella di merito sul progetto. Mentre la mia proposta apriva, in primis, a un dialogo con i cittadini residenti e con tutte le istituzioni coinvolte nel progetto, oggi mi pare che si sia del tutto scavalcato questo passaggio, ripetendo uno schema rivelatosi fallimentare che rimanda, seppur in tono minore rispetto ai tempi sciagurati della Siena da bere”.
“Quello che appare incredibile è che i passaggi svolti sull’attività aeroportuale, sugli investimenti e sulla progettazione sono concreti, almeno in apparenza, ma non sono stati approfonditi con l’amministrazione comunale di Sovicille sul cui territorio si trova l’infrastruttura. Un segnale pessimo rispetto all’opportunità e, direi, alla necessità di ricreare una sinergia e una collaborazione tra Siena e i comuni limitrofi – spiega ancora Pacciani -. Una valutazione sul modo di confrontarsi con il territorio che fa il paio con un’altra amara considerazione: dove è finita la tanto decantata interlocuzione tra la giunta Fabio e il Governo di Roma? Passando dalla futuribile messa a sistema dell’aeroporto all’urgente sistemazione dei nostri collegamenti ferroviari, quale è il lavoro svolto fino ad oggi dall’amministrazione? Mi riferisco, in particolare, al raddoppio e alla rettificazione della Siena – Poggibonsi, che pare non finanziata neppure per la fase di progettazione e al collegamento diretto con Roma in due ore e poco più passando da Chiusi inserendosi nella linea percorsa dall’alta velocità e alla stazione Medio Etruria”.
“Invece di forzare su progetti possibili, senza per altro coinvolgere i soggetti interessati, la giunta dovrebbe concentrarsi ed informare i senesi sugli sviluppi dei collegamenti ferroviari della città, che sono gli unici, per la loro sostenibilità, a garantire un futuro liberi dall’isolamento nel quale ci troviamo oggi” conclude infine Fabio Pacciani.