Cinque giovanissimi con età ed esperienze diverse; un rapper di professione, abituato a lavorare con i ragazzi; 45 musei da raccontare con un linguaggio inedito: dall’incontro di tutti questi fattori nasce “After al Museo”, il rap dedicato ai musei senesi e realizzato da Fms nell’ambito delle celebrazioni per i suoi primi 20 anni di attività.
Il progetto didattico vuole aprire un nuovo canale di comunicazione con il pubblico più giovane, attraverso un linguaggio contemporaneo che finora non è stato mai utilizzato per parlare di musei e che i giovani stessi utilizzano per restituire con immediatezza le loro esperienze. Zatarra, rapper di origine senese abituato a operare con giovani e studenti, ha subito accolto con entusiasmo l’idea ed ha lavorato con una speciale crew per settimane, realizzando testo e musica assolutamente inediti.
Tra rime inattese e citazioni attuali, dunque, il rap si snoda tra Cetona e Poggibonsi, guarda alle opere di Montepulciano e Monticchiello, scivola sul Museo del Paesaggio fino alle Stanze della Memoria e non solo. Ecco allora che nel videoclip – realizzato da Senio Firmati alla regia e riprese, con il montaggio di Bruno Malevoli – i protagonisti rappano con disinvoltura tra le opere d’arte e invitano i loro coetanei ad abbandonare TikTok e Netflix per scoprire il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro territorio. In una sorta di gesto davvero rivoluzionario.
“Per la parte strumentale – racconta Zatarra – abbiamo fatto un paio di incontri di circle-time e focus sulle sonorità, sulla ritmica e sullo stile da usare. Siamo partiti da un semplice riff di tastiera dall’idea delle scale, spesso presenti nei musei, in salita e in discesa, e per il sottogenere abbiamo scelto il funky per rendere tutto più “gommoso e fluido”. Da qui la provocazione di consigliare un “After al Museo” a chi non lo frequenta mai e a chi lo frequenta, ma solo secondo canoni ristretti e formali, lontani dall’immaginario delle generazioni under 30. Ho composto la linea di basso e chiamato una studentessa a suonare le parti di chitarra; Spokewheel ha avuto, poi, il pregio di caratterizzare e alleggerire il ritornello, inserendo la linea melodica col flauto”.
Anche il testo è nato dal confronto tra Zatarra e i ragazzi, lavorando in primis sulla scelta delle parole chiave a cui trovare rime e assonanze, poi nel passaggio alle barre scritte, forse la parte più complicata del progetto. Infine, l’esperienza al Gorilla Punch Studio per le sessioni di registrazione, editing e mix, con Damiano Magliozzi in regia.
“Si tratta di un progetto assolutamente innovativo – commenta Elisa Bruttini, direttrice di Fms – giacché raramente i musei sono stati al centro di un brano musicale e tanto meno di un rap. Ci piace immaginarlo come un racconto dalla parte dei giovani e un invito aperto a moltiplicare le interpretazioni, anche emotive, che i musei possono attivare. Un’inversione rispetto ai piani tradizionali di comunicazione: qui sono le generazioni adulte, che hanno meno confidenza con questo genere musicale e con il suo codice, a dover scardinare i propri pregiudizi e lasciarsi guidare dai ragazzi e dalle ragazze… e canticchiare ovviamente il ritornello!”.
Il progetto si inserisce nell’ambito di Amico Museo e delle celebrazioni dei vent’anni di Fondazione Musei Senesi, patrocinate da Icom Italia.