Un anno e pochi giorni dopo la sua nomina, il ministro della Cultura Alessandro Giuli arriverà per la prima volta a Siena. L’appuntamento è fissato per la mattina del 17 settembre, quando sarà al Santa Maria della Scala per partecipare al convegno “Cambiamento climatico e tutela del paesaggio tra cultura, natura e identità”, una giornata di studi che rientra nel programma delle celebrazioni per il 25esimo anniversario della Convenzione europea del paesaggio.
L’iniziativa, oltre al valore scientifico e istituzionale, assume un significato particolare per il complesso museale: potrebbe infatti dare nuovo slancio al dialogo sull’ingresso del Ministero come socio della Fondazione Santa Maria della Scala, tema che da tempo accompagna il futuro dell’ex ospedale.
Se ne parla da anni, già dai tempi del ministro Gennaro Sangiuliano. E a dicembre scorso, in occasione della presentazione dei reperti rinvenuti a San Casciano dei Bagni, il presidente della Fondazione Cristiano Leone e la direttrice scientifica Chiara Valdambrini avevano discusso dell’ipotesi con Giuli. Da quel confronto erano emerse parole incoraggianti. “L’incontro è andato molto bene – aveva sottolineato Leone –. Il ministro Giuli ha dimostrato di avere a cuore Siena e il Santa Maria della Scala. È stata una prima interlocuzione e a breve ci sarà un suo sopralluogo nel complesso museale”.
Sulla stessa linea Valdambrini, che aveva parlato di una “bella sinergia” con il Ministero e con il Comune: “Il lavoro è stato avviato da tempo, in piena condivisione con Palazzo Pubblico. L’appuntamento di San Casciano lo ha reso ancora più concreto”.
Ora, con la presenza del ministro a Siena, quel percorso potrebbe conoscere un’accelerazione.
Marco Crimi