C’è chi ha creato una piattaforma hardware e software per gestire le attività agricole, c’è chi lavora a modelli di sviluppo sostenibile che non abbiano impatto sull’ambiente ed in grado di produrre energia e cibo per tutti, c’è chi progetta sistemi di tracciabilità digitale per l’agroalimentare.Questi sono solo alcune delle storie di innovazione che, oggi, venerdì 15 e, domani, sabato 16 novembre sono e saranno raccontate nella sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala per Agrifood Next.
Tra gli interventi iniziali ci sono stati quelli del sindaco Luigi de Mossi e del presidente della provincia Silvio Franceschelli. Franceschelli ha ricordato l’importanza della tutela delle Dop che per lui sono il punto di forza del nostro territorio. Franceschelli ha inoltre ribadito che è necessario che le imprese senesi facciano rete tra loro soprattutto in momenti di gravi problemi dovuti al cambiamento climatico, come la mosca olearia, solo questo può mantenere intatta la grande biodiversità del nostro territorio.Poco prima di lui aveva parlato Luigi de Mossi: “Questo appuntamento dovrà essere ricorrente, non vi dovremo dire più benvenuti ma bentornati. Noi dobbiamo creare opportunità e creare un’agricoltura di qualità. Siena deve diventare la capitale dell’agroalimentare di qualità”.
Ottanta speaker, cinquanta aziende, cinquanta ricercatori e quaranta storie di innovazione. Questi sono i numeri di questa due giorni a Palazzo Squarcialupi. L’obiettivo, come spiega Mauro Rosati di Qualivita, è quello di creare una piattaforma tra le varie realtà per trovare soluzioni e strategie comuni. “La nostra idea – dice- è capire come gestire insieme, il processo di innovazione e della sostenibilità economica e sociale. In Toscana e a Siena noi godiamo di una serie di bellezze che sono il nostro patrimonio. Questo tesoro è stato reso tale grazie all’agricoltura”.
Agrifood Next però è anche un momento di confronto tra aziende e istituzioni. Sono presenti infatti al Santa Maria della Scala, oltre ai già citati De Mossi e Franceschelli, l’europarlamentare Paolo De Castro, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, la deputata Susanna Cenni. “A loro – prosegue Rosati – chiediamo di progettare sistemi di innovazione seguendo la nostra direzione. Si sprecherebbe troppo tempo se lo stato facesse delle cose diverse da noi. Dobbiamo condividere un percorso per fare rimanere il settore agricolo al top a livello mondiale”.
Tra i protagonisti di questo weekend c’è poi l’università di Siena che, agli studenti neolaureati, offre opportunità di lavoro e formazione con il career day ed il salone dell’orientamento, due veri e propri momenti di incontro per dialogare sulle nuove figure professionali e le competenze che vengono richieste nell’ agrifood. “Questo tema accende i riflettori su una caratteristica che il nostro ateneo valorizza con i laboratori che producono soluzioni per tutti ma anche con corsi ad hoc come quello dell’agribusiness che sta riscontrando delle risposte positivise – spiega il rettore Francesco Frati-. In questo settore è forte la tradizione senese, una tradizione locale che diventa internazionale con progetti come quello della fondazione Prima”.
“Noi oggi diamo spazio a storie di cambiamenti dove si può fare sostenibilità, guadagnandoci – afferma il presidente di fondazione Prima, Angelo Riccaboni-. Il messaggio è questo: si può e si deve innovare. La platea di relatori è molto intensa e ci saranno molti eventi per giovani e famiglie come l’Agricircus”.
Marco Crimi
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