Alla tenuta di Suvignano torna “Donne per il sociale”

Torna domenica 16 aprile alla Tenuta di Suvignano il consueto appuntamento di primavera “Donne per il sociale” l’iniziativa del Coordinamento delle cacciatrici Federcaccia all’insegna della passione cinofila e della generosità: il ricavato verrà interamente devoluto a “La lega del filo d’oro”.

Questa edizione vedrà la partecipazione straordinaria del capitano Ultimo, cioè Sergio De Caprio, che nel 1993, dopo mesi di indagini, riuscì a catturare il capo della mafia siciliana, Totò Riina, latitante da 23 anni.

Domencia 16 aprile si svolgerà dunque una verifica attitudinale cinofilo-venatoria senza sparo su selvaggina naturale per cani da ferma inglesi, continentali e da cerca aperta alle sole donne cacciatrici e cinofile.

L’idea di “Donne per il sociale” nasce dalla volontà di proseguire un percorso iniziato nel 2021 quando le referenti del Coordinamento cacciatrici Federcaccia di Siena avevano organizzato “Donne per la legalità”. Emblematica la cornice della Tenuta di Suvignano con la sua storia di terra confiscata alla mafia oggi di proprietà della Regione Toscana e gestita da Ente Terre.

Il Coordinamento nazionale cacciatrici Federcaccia con Federcaccia Toscana, la sezione provinciale Federcaccia di Siena e la sezione comunale di Monteroni d’Arbia hanno lavorato insieme alla realizzazione di tutto l’evento

“E’ già il secondo anno – ha detto la vicepresidente Saccardi – che le donne di Federcaccia utilizzeranno la tenuta di Suvignano che per noi ha un significato particolare, la più grande azienda agricola sottratta alla mafia, per l’addestramento dei cani all’interno di un’iniziativa che rafforza il rapporto delle donne di Federcaccia con la natura e la solidarietà. Anche quest’anno l’iniziativa avrà fini benefici perché il ricavato andrà alla Lega del Filo d’oro e quindi possiamo solo ringraziare le donne di Federcaccia. La tenuta di Suvignano risponderà come sempre pienamente alla sua vocazione di laboratorio permanente non solo di legalità ma anche di solidarietà dimostrando che la gestione di questa bella struttura portata avanti da un ente pubblico nel pieno rispetto delle regole e della legalità, funziona bene”.

“In quanto donne e cacciatrici stiamo cercando di lanciare il messaggio di una caccia diversa, una caccia etica e solidale – ha detto Isabella Villa presidente coordinamento nazionale Federcacciatrici – Vogliamo dire che andare a caccia non significa solo l’azione venatoria nel bosco ma anche tutte le iniziative collaterali. Siamo particolarmente sensibili alle problematiche dei bambini e abbiamo trovato nella Lega del Filo d’oro una sponda importante perché la Lega crede in noi, ci appoggia e riteniamo di dover fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per poterla aiutare. E’ un piccolo aiuto, lo sappiamo, che speriamo però possa in qualche modo dare un contributo. Collaterale domenica abbiamo la cinofilia che propone una prova amatoriale a cui possono partecipare tutti anche i bambini, un momento di sport e ambiente in un luogo che ha anche un significato sociale molto importante”.

La Lega del filo d’oro porta avanti da tempo il lavoro complesso di assistenza, educazione, riabilitazione, recupero e valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.