Nel 1971 eravamo 65mila persone, oggi invece, poco più di 52mila: è ciò che è emerso dalla ricerca di due studenti del dipartimento di scienze politiche dell’università, che assieme alla professoressa Cinzia Buccianti hanno studiato ed analizzato la demografia senese negli ultimi tempi. A mostrare i dati e a darne una spiegazione, sono stati Bernardo Meoni e Frederik Borg, i quali hanno offerto un quadro generale della situazione odierna che riguarda Siena e gli esiti, com’era prevedibile, non sono particolarmente rassicuranti.
“La crisi demografica è chiara – commenta lo studente Bernardo Meoni -. I dati più preoccupanti sono: la diminuzione della popolazione, scesa di 12mila unità; dal 2002 abbiamo registrato una media di invecchiamento della popolazione di oltre un anno. Inoltre, ci sono sempre meno le famiglie formate da più componenti e ciò significa che non si fanno più figli. La natalità, ogni mille abitanti, da 7,6 nati si è abbassata negli ultimi vent’anni fino a 5,8. Costante, invece, è rimasta la natalità e questo spiega la diminuzione della popolazione. Un altro dato molto preoccupante è il tasso di occupazione, che è aumentato dal 2011, ma notiamo una disparità tra uomini e donne, perché per i maschi l’occupazione è salita del 4%, mentre per le femmine poco meno dell’1%”.
Una situazione, dunque, non particolarmente rosea per la città del Palio, che come dichiarato dallo stesso Meoni, qualora dovesse continuare su questa tendenza, rischierebbe di sparire nei prossimi cinquant’anni. Le soluzioni però, ci sono, e come confermato dagli studenti, il ruolo delle contrade, delle scuole e delle attività sportive può risultare decisivo.
“In questo contesto, le contrade rappresentano un motore di ripresa – spiega Meoni -. I vari gruppi piccoli o i gruppi sportivi, con il loro impegno, riescono a tramandare valori e tradizioni che possono tenere viva la città. Inoltre, le contrade si impegnano continuamente a mantenere dei prezzi bassi, in modo da rendere accessibile a tutti questo mondo, visti i prezzi che ormai sono elevati in qualsiasi contesto”.
Il tema, infine, sarà approfondito dai Meoni e Borg nel libro che presenterà la professoressa Buccianti quest’anno.
Pietro Federici