Sono salvi una fattrice con il puledro, un asino e un montone mentre sono otto le pecore sbranate, quasi tutte quelle del piccolissimo gregge di Federico Corbini. I lupi sono arrivati nella notte tra giovedì e venerdì e non c’è stato scampo per le pecore al podere fuori Porta Tufi. Federico, insieme al babbo, le ha trovate stamattina sbranate quasi per gioco, nemmeno mangiate. “Con il mio babbo qualcuna la chiamavamo per nome e molte di loro erano gravide – è l’amaro commento di Corbini -. Purtroppo mi ero spostato da Salteano ed avevo portato le pecore qui perché mi era accaduto un fatto analogo. Non pensavo che però potesse accadere in una zona così vicina al centro”. Prosegue Corbini: “Accanto al mio terreno ce ne è uno incolto di 700-800 metri. Sembra una piccola macchia del bosco e lì ci vanno i caprioli ed i cinghiali. Ed è logico che se ci vanno le prede poi ci vadano anche i predatori. Le autorità dovrebbero trovare il proprietario di quel terreno e dirgli: ‘O lo pulisci o ti facciamo un verbale'”. I lupi sono in città, poco più in là rispetto al podere sono stati trovati anche due caprioli mangiati. I lupi sono in città, dicevamo, questo è il problema reale, problema che negli ultimi anni Coldiretti Siena ha segnalato con forza ma ancora risposte concrete non ci sono. Orme di lupo sono state trovate a 700 metri in linea d’aria dai Tufi, segno che la presenza di questi predatori diventa sempre più pericolo anche per la città.