L’ospedale Le Scotte di Siena aprirà una seconda bolla Covid all’interno della sua struttura, i posti letto aggiuntivi per affrontare questa seconda ondata pandemica saranno 92 . L’annuncio lo ha dato il direttore generale dell’azienda ospedaliera senese Valtere Giovannini in diretta con Siena News. “Siamo a dati ben superiori rispetto a quelli della prima fase dei ricoveri di marzo, aprile”.
Questo significherà cominciare ad invadere, nel nostro ospedale, attività anche essenziali -dice-. Al momento malattie infettive e medicina interna entreranno a fare parte della nuova bolla covid”. “Dovremmo diminuire l’ospitalità di altri reparti che curano altre patologie: sicuramente al momento non quelle più gravi”. “Il problema è che andremo ad occupare altre attività negli spazi in cui la bolla è interessata. Dovremo diminuire con attenzione, sensibilità e saggezza quelle attività che riteniamo impattanti per la comunità”, continua Giovannini.
“I nostri professionisti e la nostra direzione non hanno diminuito un solo servizio per ogni cittadino nelle nostre attività- rivendica Giovannini-. Nell’ ultimo monitoraggio dei tempi d’attesa della Regione siamo il miglior ospedale della Toscana, abbiamo ottenuto il massimo punteggio in ogni prestazione che ci hanno valutato. Volevo avere tutti i risultati verdi e ci sono riusciti”.
Sulla situazione generale in Toscana Giovannini ha spiegato che sia Le Scotte che l’Asl sud est stanno meglio rispetto ad “altre realtà territoriali al momento in difficoltà, come quella dell’area metropolitana fiorentina” e che comunque, anche da noi, si prevede nei prossimi giorni un aumento dei ricoverati “anche se questo non rappresenta per un problema”, precisa Giovannini che comunque manifesta preoccupazione: “fa paura il futuro e la progressione dei nuovi casi. Se procedessimo con questi numeri tanti sistemi ospedalieri andrebbero in saturazione”. Queste settimane di lockdown morbido, secondo il dg delle Scotte “devono servirci ora a fare deflettere la curva dei contagi” ed inoltre “per combattere il contagio bisogna contrastare la mobilità tra comuni con realità epidemiologiche diverse”, perchè “la mobilità è il fattore che amplifica la diffusione del virus”.
L’epilogo è stato invece affidato ad un commento sulle possibili nomine alle Scotte. Per Giovannini dovrebbe essere il 23 novembre l’ultimo giorno da dg del policlinico, ma negli ultimi giorni è stata ventilata l’ipotesi di un ulteriore proroga per affrontare il coronavirus, ma su questo Giovannini non ha trapelare nulla, “non dipende da me, io posso dire amerò sempre questo ospedale” ha risposto brevemente.