Alle Scotte diagnostica del cuore ai massimi livelli: ecco la Tac di ultima generazione, è la prima in Italia

Revolution apex elite, Ge Healtcare: il nome detto così può voler dire poco ma si tratta di un macchinario di ultima generazione, con una velocità di rotazione record da 0,23 secondi.

Non una comune Tac quella inaugurata oggi alle Scotte ma un mezzo, il primo istallato in Italia, che sfrutta un sistema a doppia energia e che ha il detettore più ampio e il tubo a raggi x più potente che ci sono a disposizione

Il nosocomio se l’è aggiudicato con un investimento da un milione e 800mila euro e si trova ora alla Uoc Diagnostica per immagini.

“La Toscana può contare su una nuova e innovativa tecnologia che migliorerà la diagnosi e i vantaggi per i pazienti e consentirà ai professionisti di lavorare meglio e in ambienti adeguati, con i più alti standard di efficienza ed efficacia”, le parole del Governatore Eugenio Giani.

L’investimento, afferma invece il dg delle Scotte, Antonio Barretta “testimonia anche il grande impegno profuso per il rinnovamento delle apparecchiature tecnologiche dell’ospedale”.

Adesso sono due le tomografie alle Scotte: “quella che usavamo prima è ancora molto valida dal punto di vista diagnostico ed anch’essa dotata della doppia energia, sarà riposizionata nei prossimi mesi in altri locali all’interno dell’ospedale in un’ottica sempre attuale di efficientamento e valorizzazione di tutte le risorse”, ha aggiunto Barretta.

Immagini ultra dettagliate e super precise, analisi del cuore e delle coronarie fatte con un solo battito cardiaco. Ed ancora consuma pochissimo iodio per gli esami a vantaggio di cui pazienti che possono avere dei problemi a i reni: questi alcuni dei superpoteri del nuovo macchinario che è stato presentato oggi pomeriggio.

“Con la doppia energia è possibile inoltre ridurre significativamente la dose di radiazioni al paziente – dice la professoressa Mazzei, che dirige la Uoc -, ricavando immagini senza contrasto direttamente dalle immagini ottenute nelle scansioni dopo contrasto, in pratica risparmiando l’esecuzione di almeno una scansione tc durante l’indagine. I vantaggi di questa tecnologia per il medico radiologo sono invece prevalentemente legati ad una più rapida identificazione delle lesioni patologiche, grazie alla realizzazione di un maggior contrasto tra queste ed i tessuti circostanti, con conseguente riduzione dell’errore diagnostico”.