Alle Scotte torna la discharge room per i pazienti in dimissione

Torna il servizio di discharge room per i pazienti in dimissione alle Scotte. La struttura, sospesa durante la pandemia, è stata riattivata negli spazi dell’ex Pronto Soccorso, al lotto 1 piano 0.

L’Aou Senese era stata la prima azienda toscana ad attivare la discharge room nel 2009, a seguito di una delibera regionale, con ottimi risultati organizzativi.

Da Simone Bezzini, assessore della Regione Toscana alla salute” è arrivato un plauso al policlinico “per aver riattivato il servizio, riorganizzandolo in tempi rapidi e tenendo conto delle attuali esigenze assistenziali, con un’organizzazione virtuosa che soddisfa tutti”.

Soddisfatto anche l’assessore alla sanità Giuseppe Giordano. “La comunità senese e tutti i pazienti potranno tornare a beneficiare di una struttura che, negli anni precedenti la pandemia, si era dimostrata efficiente e vicina alle esigenze dell’utenza nella fase di dimissione post ricovero-le sue parole-, consentendo anche maggiore operatività ai reparti. Confidiamo, inoltre, sul fatto che la discharge room possa attenuare alcune situazioni di intasamento del pronto soccorso e consenta una decompressione dell’intero sistema”.

Per il dg delle Scotte Antonio Barretta “la discharge room infatti permetterà di facilitare il flusso di pazienti in uscita dall’ospedale e favorire quindi i ricoveri nelle unità di degenza, riducendo i tempi di attesa dei pazienti in pronto soccorso”.

 

 

“Il servizio è organizzato dal dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche – aggiunge Serena Beccaluva, direttrice dello stesso dipartimento – Il personale infermieristico ed Oss della Discharge Room organizza e gestisce, coordinandosi con i reparti di degenza e con le associazioni di volontariato, l’uscita dall’ospedale dei pazienti dimessi che hanno bisogno di ambulanza o mezzo attrezzato, o che devono attendere l’arrivo di un mezzo privato. Garantisce, inoltre, il comfort ai pazienti ospiti in discharge room durante l’attesa del mezzo, che giungerà nella “camera calda” dedicata per facilitare le operazioni di trasferimento all’esterno. Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 20, ed il sabato, dalle  10.30 alle 14. Il servizio sarà dedicato ai pazienti ricoverati nei reparti, in pronto soccorso e in osservazione breve intensiva”.

La Discharge room “agevola il personale volontario delle ambulanze per le attività di dimissione ospedaliera, evitando inutili perditempo, e permettere di liberare posti letto dai reparti di degenza”. Questo il commento dell’avvocato Patrizia Palumbo, coordinatrice delle Misericordie senesi e presidente di Siena Soccorso, che aggiunge: “Questo risultato evidenzia ancora una volta che il percorso di condivisione tra Aou Senese e volontariato porta notevoli risultati ponendo al centro dell’azione condivisa il paziente. A breve – prosegue – il professor Barretta ed il suo staff incontreranno le nostre associazioni ed in particolare i nostri formatori per condividere alcune azioni riguardanti il pronto soccorso; tra l’altro mi preme ricordare come stiamo definendo una procedura condivisa per il reintegro del materiale sanitario delle ambulanze da parte del pronto soccorso delle Scotte che era, lo vogliamo ribadire, un problema che abbiamo del tutto risolto confrontandoci con serenità e franchezza”.

“Il servizio di Discharge Room per le dimissioni è uno strumento operativo che chiedevamo di reintrodurre da tempo e che va a provvedere ad una continuità delle cure, in un ambiente accogliente e sicuro e con personale infermieristico e di supporto. Permette di organizzare in maniera efficace ed efficiente lo scorrere del flusso dei pazienti in uscita dall’ospedale, agevolando anche l’impegno delle volontarie e dei volontari delle nostre pubbliche assistenze per il trasporto con ambulanze o mezzi attrezzati verso casa, ospedali o case di riposo”, commenta Daniela Salvadori, coordinatrice provinciale Anpas della zona Senese.

Nella discharge room saranno sempre presenti due infermieri e due operatori di supporto.