All’Università la lezione del corso di Diritto Tributario condotta dalla Guardia di Finanza. Sorbello: “Consolidato il rapporto con l’Ateneo”

A lezione con la Guardia di Finanza: è ciò che hanno vissuto questa mattina i ragazzi del presidio Mattioli dell’Università di Siena. Grazie alla convenzione fra l’Ateneo ed il corpo della Guardia di Finanza di Siena, infatti, gli studenti del dipartimento di Giurisprudenza hanno avuto modo di ascoltare la lezione conclusiva del corso di diritto tributario del professor Pistolesi, in cui a salire in cattedra è stato proprio il comandante provinciale del corpo dei finanzieri Pietro Sorbello.

“Ringraziamo infinitamente l’Università di Siena per questa opportunità – commenta il comandante Sorbello -. Oggi abbiamo parlato di un tema molto importante per noi, ossia i rapporti tra diritto tributario, processo penale e diritto penale tributario. Si tratta di un tema molto delicato, ma necessario per gli studenti che ambiscono a diventare giuristi”.

La lezione rappresenta un vero e proprio plus per gli studenti ed è comunque argomento d’esame. Inoltre, ha spiegato il professor Pistolesi, prossimamente gli studenti del corso faranno un’ulteriore lezione con la presenza dell’Agenzia delle Entrate.

“Questo percorso intrapreso con il corpo della Guardia di Finanza ci fa immensamente piacere – spiega il professor Francesco Pistolesi – e soprattutto dà la possibilità ai ragazzi di arricchirsi culturalmente, perché possono anche conoscere una realtà esterna a quella dell’università. Questi temi sono estremamente importanti e poterli trattare anche con le persone che si trovano ad affrontarli quotidianamente dal punto di vista pratico è un enorme plus per gli studenti”.

Durante la lezione tenuta dalla Guardia di Finanza all’ateneo senese, il comandante provinciale Pietro Sorbello ha colto l’occasione per parlare della necessità di una nuova caserma per il suo corpo.

“La nostra esigenza è quella di avere una sede funzionale e più ampia – spiega Sorbello -, perché è necessario promuovere il benessere dei nostri militari affinché possano lavorare nel migliore dei modi. Inoltre, vogliamo che la nuova sede sia maggiormente accogliente per i cittadini. La nuova sede dovrà accogliere tre comandi e quindi servono necessariamente degli spazi, dagli alloggi alle sale riunioni”.