“Al Governo chiediamo tutti i 31 milioni di euro che abbiamo stimato necessari non solo per gli interventi fatti in urgenza e per rifondere i danni subiti da cittadini e imprese, ma perché abbiamo determinato che per ridurre a zero il rischio nel caso in cui un evento simile si ripetesse, servono opere per 27 milioni di euro. È la nostra filosofia: non pannicelli caldi, ma opere per accrescere la sicurezza dei cittadini”.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi spiega così la modalità con la quale si è mosso per svolgere al meglio il ruolo che gli é stato affidato di commissario alla gestione del post alluvione del luglio dello scorso anno nelle province di Arezzo e Siena. E precisa: “Mi auguro che il Governo, oltre a darci i 4 milioni di euro per gli interventi fatti in somma urgenza e per rifondere parzialmente cittadini e imprese, voglia darci anche tutti i milioni necessari a realizzare le 21 opere che sono in fase di avanzata progettazione preliminare da parte del Genio civile. Se così non sarà la Regione é disponibile a fare la sua parte per integrare i finanziamenti governativi. In quel vaso proporrò al Consiglio regionale di intervenire”.
Il presidente ha quindi detto che si aspetta che il Governo risponda alle sue richieste entro la fine di gennaio. La sua ambizione sarebbe quella di poter dare il via alle opere entro l’estate o l’autunno di quest’anno.
Da parte sua l’assessore al governo del territorio, Vincenzo Ceccarelli, ha osservato come la Regione attraverso il commissario Rossi “si sia mossa bene e in tempi rapidi, anche grazie all’esperienza maturata in tanti eventi calamitosi ed inoltrano tutte le richieste nei tempi previsti e dopo aver tenuto contatti stretti con cittadini, imprese e enti locali”. Per Ceccarelli “ci sono quindi tutte le condizioni affinché da Roma arrivino finanziamenti che permetterebbero di mettere in sicurezza il territorio e di realizzare opere già previste e attese, ma che finora non si sono potute realizzare per la mancanza dei necessari finanziamenti”.