“Confcommercio Siena e Confesercenti Siena esprimono soddisfazione per la scelta del comitato tecnico che ha individuato in Creti/Farneta la localizzazione migliore per la nuova stazione dell’Alta Velocità, destinata a servire le province di Siena e Arezzo e buona parte dell’Umbria”.
Così Valter Fucecchi, direttore di Confcommercio Siena, e Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena, intervengono su un tema di grande attualità e importanza per lo sviluppo di tutto il territorio della provincia di Siena.
“Una soluzione a nostro avviso di buon senso, che corrisponde anche all’auspicio che avevamo espresso in campagna elettorale, incontrando tutti gli aspiranti sindaci del capoluogo. Su questo punto, ci teniamo a precisarlo, nessun candidato aveva opposto pareri discordanti, indipendentemente dallo schieramento politico. Non siamo esperti di treni e di binari – fanno notare i due direttori – l’indicazione è nata da una semplice osservazione di buon senso, rilevando come Creti/Farneta si presenti sostanzialmente equidistante dai capoluoghi dei territori interessati, senza guardare al campanile, ma alla migliore fruibilità per tutto il bacino interessato. Bacino di utenza, posizione baricentrica e spazi per la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Alla fine la valutazione tecnica non poteva che avere questi tre pilastri”.
“Ora però, messo un punto di partenza (finalmente) – aggiungono Pracchia e Fucecchi – bisogna che Ministro delle infrastrutture e Regione avviino il rapporto di collaborazione perché le opere necessarie non languiscano nei cassetti, ma divengano una realtà. Questo territorio è stato già abbondantemente penalizzato in passato e, a livello infrastrutturale, è il più arretrato della Toscana. Andare a disquisire sulle colpe pregresse non ci interessa, perché non ci porta a soluzioni. Rimaniamo perciò sorpresi da certe prese di posizione che contestano la scelta del Comitato Tecnico con argomentazioni che a nostro avviso non hanno grande fondamento”.
“Avremmo apprezzato, da parte del Presidente della Regione – osservano – una condivisione delle scelte fatte dal Comitato Tecnico che ha condotto una valutazione non di campanile, ma di maggior utilizzo ed utilità della stazione. In parole povere, più cittadini possono usufruire del servizio e maggiore è l’utilità dell’infrastruttura. Dal Presidente Giani ci si poteva aspettare solo apprezzamento per il fatto che, dopo l’Emilia Romagna (stazione Mediopadana), la Toscana è l’unica altra Regione che potrà avere un’altra fermata dell’Alta Velocità, addirittura a servizio anche di un’altra Regione”.
“A proposito della stazione Mediopadana, ci piace ricordare che all’inizio della sua operatività ospitava 17 coppie di treni. Oggi sono circa 70 – sottolineano Fucecchi e Pracchia – È arrivato il momento di agire, e con celerità, perché questo nodo infrastrutturale sia realizzato e contribuisca ad abbattere il gap di cui soffriamo nell’interesse delle imprese e dei cittadini di questo territorio.Quindi ci aspettiamo che, dopo le polemiche e le parole sin qui spese, si passi velocemente ai fatti. Mai come in questa occasione vale il detto “non perdiamo questo treno!”.