Una 47enne di Carrara è stata identificata e denunciata dai Carabinieri della Stazione di Montepulciano per il furto, aggravato dall’uso del mezzo fraudolento, di due pregiate bottiglie di vino, avvenuto in un’enoteca del capoluogo poliziano. Si fosse trattato di due bottiglie dozzinali la parte lesa avrebbe anche lasciato perdere, ma il valore della refurtiva ammonta a 1500 (millecinquecento) euro e tale danno non può essere considerato trascurabile, merita una querela. I carabinieri, ricevuta la denuncia dalla persona offesa e la descrizione della donna, si sono messi subito al lavoro, partendo dal presupposto che all’uscita apparentemente la donna non portava nulla in mano. Ricercando episodi analoghi presso altre Stazioni dell’Arma su tutto il territorio nazionale, si sono imbattuti in alcuni episodi in cui la donna poi denunciata si era avvalsa di uno strumento certo non prevedibile, una sorta di “cartuccera per bottiglie”, una casacca indossata e recante, nella parte della fodera, dei vani in stoffa perfettamente idonei ad accogliere le classiche bottiglie di vino da 750 ml. Dopo aver distratto il commerciante mandandolo a cercare bottiglie non esibite o conservate in altre zone dell’esercizio commerciale, la donna vi infilava la refurtiva, il nettare degli dei che aveva puntato e che sarebbe poi stato facile rivendere a ricettatori del settore. La foto della carrarina è stata poi inserita dai carabinieri in un album fotografico, riportante donne somiglianti a quella sospettata. Il titolare dell’enoteca l’ha riconosciuta poi senza ombra di dubbio in sede di individuazione fotografica. Della serie: “ il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, la donna pensava forse di sfuggire alle indagini, ma il suo modus operandi è ormai conosciuto e i carabinieri di Montepulciano stanno indagando su alcuni episodi simili, avvenuti nella loro giurisdizione. Ora anche le Stazioni delle Compagnie limitrofe faranno altrettanto, verificheranno possibili ulteriori episodi che stanno ricercando fra le denunce di furto ricevute. Sembra che la donna si sia dimostrata anche una fine conoscitrice nel settore enologico, insomma potrebbe svolgere un lavoro serio, sempre che qualcuno abbia voglia di assumerla.