Siena

Ance Siena arriva al teatro con la commedia “Muratori”

Ance Siena conquista il palcoscenico del Teatro dei Rozzi dove, sabato 17 dicembre alle 21, con ingresso gratuito, porta in scena, per opera della compagnia Teatrino dei Fondi, la commedia ‘Muratori’ di Edoardo Erba. “L’idea è quella – dice il presidente di Ance Siena Giannetto Marchettini – di parlare del nostro mondo, quello dell’edilizia, con un linguaggio diverso e un approccio divertente, coinvolgendo tutta la collettività, da sempre nostro punto di riferimento primario. Grazie al patrocinio del Comune di Siena, e alla collaborazione dei Teatri di Siena con la concessione del Teatro dei Rozzi, proponiamo agli spettatori di aprire una finestra sulla quotidianità del lavoro e sulle ambizioni dell’individuo”.

Uno spettacolo comico, ma al contempo serio e poetico. “Ci ha ancor di più convinti la scelta di avvicinare edilizia e teatro, due mondi apparentemente molto distanti, che, invece, a ben vedere, presentano analogie e punti di contatto: entrambi hanno a che fare con la complessità, con un’architettura e un’organizzazione di elementi diversi, ed entrambi, alla fine, mirano a dare concretezza ad un’idea. La coincidenza del Natale accresce il valore dell’evento, un’occasione originale per lo scambio degli auguri”.

‘Muratori’, regia Enrico Falaschi, un testo ventennale e sempre attuale, per la prima volta è arrivata sulla scena toscana grazie alla territorialità della compagnia Teatrino dei Fondi. Fa riflettere sulla difficile condizione attuale del teatro, suggerisce fino a che punto ci si possa spingere per interessi di breve prospettiva e come, dall’altro lato, l’uomo possa orientare la propria opera e la capacità di costruire secondo un obiettivo di utilità collettiva. Nel cast Alberto Ierardi, Marta Paganelli, Giorgio Vierda. Scenografia Federico Biancalani; tecnica e luci Angelo Italiano e Marco Sacchetti; foto Carlo Settembrini.

Lo spettacolo è in un’ambientazione notturna, quando due muratori fanno irruzione in una sala teatrale in disuso per chiudere con un muro il palcoscenico, allargando, su incarico del proprietario, gli spazi del contiguo esercizio commerciale. Il lavoro abusivo deve essere eseguito velocemente e in silenzio. Non hanno considerato, però, che il teatro è un luogo magico capace di rivelare grandi emozioni e risvegliare i sogni. Nella metafora del palcoscenico, i personaggi mostrano i loro desideri: potrebbero realizzare la propria esistenza ma talvolta si scontrano con le difficoltà della vita.

emanuele giorgi

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