Una toccata e fuga, per venire a trovare due suoi grandi amici: Andrea Causarano, che lo ha avuto come medico sportivo nella Juventus, e don Massimiliano Gabbricci che nel 2013 lo ha sposato. Così Andrea Barzagli, capitano storico della Juventus (8 scudetti, 4 coppe Italia e 4 Supercoppe) e giocatore della Nazionale che nel 2006 in Germania si laureò Campione del Mondo ha fatto visita al ricreatorio del Costone.
Una carriera calcistica iniziata come centrocampista, ma culminata da difensore centrale. A lanciarlo è la Cattolica Virtus, piccola Società fiorentina, una fucina di giovani talenti. Un ragazzo cresciuto sotto il campanile della comunità giovanile di San Michele, lo stesso campanile di Paolo Rossi. Andrea Causarano lo ha invitato a pranzo al suo Ristorante, da Mugolone, assieme a don Max che è l’attuale cappellano della Nazionale. Poi via giù per il Costone dove a metà della Piaggia, nei locali del Ricreatorio, erano ad attenderlo un nutrito gruppo di giovani.
“Ti sfido ai calci di rigore!” dice don Max “E io te lo paro!” è la pronta risposta dell’azzurro. Detto fatto: Barzagli va in porta e il prete sul dischetto del penalty; l’erba è quella sintetica del vecchio campo del Costone, dove anche Andrea Causarano si è cimentato ai tempi del DonVi. Qualcuno fischia, il tiro parte, ma l’improvvisato portiere ribatte a pugni uniti. Don Max non ci sta, riprova e questa volta indovina l’angolo giusto; il tutto sotto gli occhi dei bambini che hanno prestato lo loro palla a questi protagonisti di un attimo. Poi ecco l’incontro con i giovani, dove Andrea Barzagli si è raccontato: “Vengo da un’esperienza come la vostra; sono cresciuto in una Comunità giovanile, dove mi sono formato con dei veri valori che mi hanno aiutato a diventare, prima uomo e poi giocatore. Adesso mi sono preso una pausa, ho deciso di dedicare il mio tempo alla famiglia, un bene prezioso che vi assicuro vale più di ogni altra cosa”. Le domande incalzano, Barzagli risponde a tutte, sorridendo. Poi le foto, i selfie, gli autografi, le strette di mano, l’ultimo saluto al suo parroco, e nuovamente sulla strada del ritorno. La sua semplicità , il suo modo di stare con i giovani, la sua fierezza da capitano, in due parole: Andrea Barzagli.