Animali domestici per curare i pazienti di ospedali e Rsa. L’Asl porta il “Pet visiting” a Siena

Curare i pazienti di ospedali ed Rsa con l’affetto degli animali domestici. È questo l’obiettivo del progetto “Pet visting” che, basandosi sulle evidenze scientifiche, vuole portare gli animali di affezione ai pazienti in modo da calmare ansia, trasmettere calore e aiutare a superare stress e depressione. Così, l’Asl Toscana sud est ha messo a punto una procedura aziendale per regolamentare le visite degli animali d’affezione all’interno delle strutture ospedaliere e delle Rsa del territorio con l’intento di favorire “l’umanizzazione delle cure”, quel processo che pone al centro di cura la persona e il proprio ventaglio di sentimenti e non solo la patologia.

Il familiare, paziente o caregiver dovrà comunicare almeno 24 ore prima al personale sanitario della struttura il momento in cui avverrà l’accesso del proprio animale. Per gli accessi in ospedale dovrà essere preventivamente concordato con il servizio di accoglienza della direzione di Presidio il percorso da effettuare dall’ingresso per raggiungere la saletta di uso comune dove si svolgerà la visita. Per le strutture extra ospedaliere, il percorso verrà concordato con il personale sanitario al momento dell’autorizzazione. In ciascuna struttura organizzativa sarà consentita, inoltre, la presenza di un solo animale per volta e le visite verranno pianificate per non creare sovrapposizioni.

“È un progetto che abbiamo fortemente voluto per tutte le persone che affrontano un percorso di cura e assistenza all’interno delle nostre strutture – ha sottolineato in apertura il direttore generale dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso – ed è frutto di un percorso condiviso con i Dipartimenti di Prevenzione, del Territorio, dei Servizi sociali, con le zone distretto e i presidi ospedalieri. Ritengo preziosi progetti come questi perché pongono al centro di cura la persona a 360 gradi ed è ormai scientificamente condiviso il valore e la vicinanza del proprio animale nei momenti più delicati della propria vita. Fondamentale, anche la formazione del personale che è stata già iniziata per rendere il processo quanto più sicuro anche per lo stesso animale d’affezione”. Sarà infatti creato un pool multidisciplinare di operatori e operatrici che, nel rispetto del benessere dell’animale, saranno in grado di condurre l’osservazione dei comportamenti espressi durante lo svolgimento delle visite e di intervenire prontamente in caso di criticità.

Un’iniziativa che ha riscosso apprezzamento da parte dell’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini che l’ha definita “Di avanguardia”. “L’Asl Toscana sud est – sottolinea Bezzini – è tra le prime realtà in Italia a strutturare il percorso per consentire la visita ai pazienti da parte dei propri animali di affezione. Un elemento importante perché la salute non è solo l’assenza di malattie o infermità, ma è anche legata al benessere fisico, mentale e sociale. E’ dimostrato che il contatto con gli animali contribuisce positivamente al percorso di cura rendendolo più umano. Siamo quindi orgogliosi che nella nostra Regione venga offerta questa opportunità ai pazienti”.