Anteprima di Toscana parte due – A Montepulciano c’è grande attesa per la menzione Pieve

Il 17 febbraio è stata la volta dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, che taglia le 30 candeline con questa edizione all’insegna della tradizione, della sostenibilità e del territorio.

Dal 1994, anno della prima realizzazione dell’evento, la produzione è salita del +98,8% per quanto riguarda il Vino Nobile di Montepulciano (passando d 3,4 milioni di bottiglie ai quasi 7 milioni) e del +1562% per il Rosso di Montepulciano (passando da 156.400 di bottiglie a 2,6 milioni). Sono cresciuti anche i numeri degli imbottigliatori che agli albori dell’Anteprima erano 44 ed oggi sono 81. Il primo mercato resta la Germania con 38% di bottiglie importate e in forte crescita gli Stati Uniti (quasi 28%), mentre si espande il mercato interno, specie nel centro Italia.

I giornalisti in sala di assaggio hanno potuto degustare la nuova annata in commercio, alla quale per la prima volta è stato assegnato il punteggio di valutazione in stelle. La valutazione assegnata da un gruppo di tecnici esperti vede la 2021 come un’annata a 4,5 stelle su una scala da 1 a 5; sono i vini che possiamo già trovare in vendita nelle teche dei nostri rivenditori di fiducia o sugli scaffali del supermercato. Per quello che abbiamo potuto constatare si tratta di un’annata molto elegante, fruttata e strutturata.

Le caratteristiche dell’annata 2023, che potremo assaggiare tra qualche anno, sono state presentate dal Master of Wine Andrea Lonardi, mentre all’imprenditore Brunello Cucinelli, ambasciatore del made in Italy nel mondo è stato assegnato il prestigioso “Grifo Nobile”, con l’intervista della giornalista Anna Scafuri Tg1 e del presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella.

Con l’arrivo del via libera definitivo alla menzione “Pieve” nel testo del disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano, dal 1 gennaio del 2025 potremo assaggiare questa nuova tipologia, nata da un lungo percorso di studio del territorio e di zonazione delle aree dal punto di vista geologico e pedologico. Il vino sarà espressione pura delle sottozone, ma dovrà rispondere a determinate caratteristiche che una commissione di esperti del Consorzio valuterà prima dell’attribuzione della menzione.

Il resoconto dal tour tra le Anteprime di Toscana prosegue nei prossimi giorni, non perdetevelo!

Stefania Tacconi