Antibioticoresistenza, Rappuoli: “Un’alleanza tra medici e ricerca per contrastarla. Risultati significativi da nostri monoclonali”

La sfida contro i superbatteri passa da Siena. Al convegno dell’Ordine dei medici italiano “La Scienza medica al servizio dell’umanità”, il direttore scientifico del Biotecnopolo di Siena, Rino Rappuoli, ha richiamato una parola chiave: “preparedness”, la capacità, spiega il Biotecnopolo, di “sistemi pronti a rispondere alle nuove minacce sanitarie”. Una strategia che, ha detto, richiede “ricerca, collaborazione internazionale e un’alleanza stretta con le professioni sanitarie”.

Rappuoli ha illustrato la scelta della Fondazione: puntare sugli anticorpi monoclonali come arma alternativa agli antibiotici. “La Fondazione Biotecnopolo – ha spiegato – ha scelto da tempo di puntare su anticorpi monoclonali come arma alternativa contro i batteri resistenti agli antibiotici”. E i primi risultati sono già concreti: “Abbiamo ottenuto risultati promettenti contro batteri come Klebsiella, Shigella e Gonococco”, tutti inseriti dall’OMS tra gli otto “superbatteri” osservati speciali perché sempre più resistenti ai farmaci.

La portata del problema è globale. “Ogni anno un milione e duecentomila persone nel mondo hanno perso la vita a causa delle resistenze agli antibiotici – ha ricordato il presidente dell’Ordina nazionale Filippo Anelli –. Se non si interviene subito, entro il 2050 potrebbero perderla 39 milioni di persone”. L’antimicrobico-resistenza, ha detto, è “una pandemia silente, ma non per questo meno pericolosa”.