Prosegue la capillare azione delle fiamme gialle a contrasto del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone della provincia più esposte a tali fenomeni e maggiormente frequentate dai giovani.
In tale ambito, anche nei giorni scorsi militari della guardia di finanza di Siena hanno disimpegnato diverse attività di prevenzione, coadiuvati dalle unità cinofile antidroga con i pastori tedeschi Banda e Dankan, provenienti dal limitrofo comando provinciale di Grosseto.
Le specifiche azioni – poste in essere nell’ambito del più generale dispositivo di controllo economico del territorio – mirano ad assicurare, nelle aree ritenute maggiormente sensibili, la presenza di unità del corpo in borghese ed in uniforme capaci di garantire contemporaneamente e/o alternativamente prevenzione e/o repressione degli illeciti economico/finanziari, ivi compreso lo spaccio di sostanze stupefacenti in danno anche di minori.
L’attività preventiva è stata incentrata prevalentemente presso le aree adiacenti agli istituti scolastici, i luoghi di maggiore aggregazione giovanile, le aree destinate a snodo dei trasporti urbani ed extraurbani, tra le quali le capolinea degli autobus e la stazione ferroviaria di Chiusi-Chianciano Terme, importante crocevia ferroviario a confine con le province di Perugia, Terni e Viterbo, potenzialmente “a rischio” per finalità di prevenzione antidroga.
Sono state diverse decine le persone complessivamente controllate: in un caso, presso l’autostazione di Chianciano Terme, è stato individuato, grazie al fiuto del pastore tedesco “Banda”, un giovane che aveva occultato sulla propria persona della sostanza cannabinoide, presumibilmente hashish.
Il soggetto è stato segnalato alla locale prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Tale attività, coerentemente alle linee di indirizzo impartite dall’autorità di vertice del corpo testimonia, ancora una volta, il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle senesi su tutto il territorio di competenza, impegnate a fare in modo che i luoghi di pubblico ritrovo costituiscano spazi di sana frequentazione, a tutela della collettività, in particolare dei più giovani e dell’ordine pubblico in generale.