
Vedere dal vivo, almeno una volta nella vita, il torneo di rugby Sei Nazioni è un privilegio e sicuramente un’esperienza difficilmente replicabile, ma vivere attivamente il dietro le quinte di una partita dell’Italrugby al Sei Nazioni è un onore ancor più grande. È ciò che è accaduto al senese Antonio Cinotti, già dirigente del Cus Siena Rugby e appassionatissimo della disciplina. Cinotti, per anni ha assistito ai match dell’Italia e ieri si trovava proprio all’Olimpico di Roma per documentare con le proprie fotografie tutto il backstage della partita contro la Francia, purtroppo persa con un netto 24-73.
“È stata veramente una giornata particolare, a parte il risultato non positivo – commenta Antonio Cinotti -. Ho avuto la fortuna di essere stato chiamato per documentare attraverso le mie fotografie tutto ciò che c’è attorno ad una partita del Sei Nazioni, come per esempio l’organizzazione della sala hospitality o il coordinamento del saluto dell’Olimpico allo storico capitano Sergio Parisse, che dopo il mondiale non aveva ancora avuto il giusto tributo. Ho avuto l’opportunità di incontrare tanti volti celebri del rugby e di altri sport, come Il barone Andrea Lo Cicero che ho conosciuto parecchi anni fa o come il presidente del Coni Giovanni Malagò”.
Tra le altre esperienze, Antonio, ha avuto anche l’opportunità di assistere al terzo tempo, ovvero il classico incontro post-partita tra le due squadre. Un’occasione, dunque, in cui Cinotti ha potuto prendere alcuni spunti da proporre anche a Siena, ovviamente in proporzione.
“Sono stato per un po’ al terzo tempo, ma non ho voluto documentare nulla, poiché lo ritengo un rito sacro che deve rimanere lì – spiega Cinotti -. La cosa bella però, è che a prescindere dal livello ogni atleta dopo la partita abbia il sorriso stampato sul volto, creando così un momento magico che solo il rugby può regalare”.
Dunque, un’avventura davvero singolare e che sia d’esempio per la nostra sezione di rugby, che a breve avrà un Sabbione totalmente rinnovato.
Foto: Antonio Cinotti