Il Fomenta si riposa, l’Arcidosso ne approfitta e agguanta la prima posizione fermando La Balzana che vede allontanarsi la vetta. Bene i The Brobuddies che vincono e sono in seconda posizione, male Asciano che perde e non riesce a raggiungere il gruppo di testa. E’presto per dirlo ma dopo l’ottava giornata, si profila una corsa a tre nella parte alta del Campionato Uisp 2019/2020 di Basket
Sono i 25 punti di Bassetti a regalare momentaneamente un posto in paradiso per Arcidosso(prima a 14 punt) che fuori casa batte La Balzana (quarta a 10 punti), 48-69. A Bassetti fanno compagnia anche i 10 messi rispettivamente da Benigni e Franza. Per La Balzana non basta l’ ottima prestazione di Bindi, 23 punti.
Gli dei del basket premiano anche The Brobuddies che, battendo Castellina Scalo (10ma a 2 punti) 41-55, sono ora terzi in solitaria a 12 punti. Marotta, Moreno(10 pt) e Corsi (11 pt.) sono decisivi per gli ospiti, bene Benini, 17 punti, per Castellina Scalo.
Perde e vede più lontana testa del gruppo Lovers Asciano, quinti a 8 punti. Il Commandos Tigre, a metà classifica con 4 punti, vince 51-40. Dalle mani di Bianchi, 19, e Billotta, 16, arrivano la maggior parte dei punti per il Commandos Tigre. Per Asciano si segnalano i 10 di Martino.
Dopo avere perso contro il Fomenta torna a vincere il Sena Julia, sesta con sei punti, che batte Staggia, undicesmi a 0 punti, 44-53. Per Sena Julia Benocci ne mette 17 e Brocchi ne mette 12. Per Staggia Borova va in doppia cifra con 11 punti.
Nella parte a metà della classifica Le Vecchie Glorie batte e raggiunge Amiata Basket con il risultato di 50-61. Entrambe le squadre sono ora a 4 punti. Dopo i 34 della scorsa settimana, Flori continua ad avere la mano calda e ne fa 30 ma non basta. Per Le Vecchie Glorie ottima prestazione di Dell’Innocenti, 18 punti
Marco Crimi
Classifica all’ottava giornata di andata
L’allenatore della settimana
L’osteria La Piana Commandos Tigre ha appena ottenuto una bella vittoria contro il Lovers Asciano: 51-40 il risultato finale di un match nel quale Bianchi è stato il miglior realizzatore con 19 punti a referto mentre Bilotta ne ha realizzati 16. Con questo successo il Commandos Tigre del 46enne coach Filippo Amari sale a quota 4 punti in classifica.
Coach Amari, è soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori contro Asciano?
“Sì, sono molto contento. D’altronde in questa partita tutti i nostri giocatori erano a disposizione e quando siamo tutti si vede, si fa un bel lavoro e i risultati arrivano. Purtroppo in questo campionato abbiamo avuto un po’ di problemi di disponibilità, o per infortuni o per impegni di lavoro spesso è capitato che la squadra andasse a disputare le gare non al completo. Per tornare al match contro Asciano abbiamo espresso un buon basket, siamo sempre rimasti in vantaggio nel punteggio, abbiamo difeso con attenzione e alla fine è arrivata una bella vittoria. Mercoledì c’è il recupero contro il Sena Julia, speriamo di fare del nostro meglio per provare a raggiungere un altro risultato positivo, mentre venerdì affronteremo il Fomenta, una gara difficile e quasi proibitiva”.
Come giudica la squadra che lei allena?
“Noi siamo insieme da più di dieci anni. La squadra è nata oltre quindici anni fa, nel 2003, dalla curva di tifosi della Mens Sana. Io ne sono l’allenatore dal 2008, tranne che per un anno e mezzo quando andai a lavorare negli Stati Uniti d’America. Il nocciolo del nostro gruppo è l’amicizia che ci lega da così tanti anni. C’è un gruppo storico, composto da Sollazzini, Taccioli, Burroni, mio fratello Amari, Occhioni, tutti ragazzi che sono nella squadra sin dall’inizio. Noi siamo soprattutto un gruppo di amici, in pratica siamo come una famiglia. Negli anni nel giocare a basket ci siamo un po’ ‘arrabattati’ ma siamo sempre stati guidati da uno spirito di armonia. Per migliorare tecnicamente per tre o quattro anni è venuto ai nostri allenamenti e alle nostre partite addirittura coach Ezio Cardaioli, che ci ha dato dei consigli che sono stati utilissimi per migliorare. In attacco non siamo mai stati eccezionali, tuttavia ci siamo sempre impegnati tanto per poter esprimere il massimo in fase difensiva. Un po’ come faceva Carraretto, che in attacco non era straordinario ma che compensava con una eccezionale qualità difensiva”.
Dal 2008 lei allena questa squadra…
“Me lo chiese Chellini, il Gighe… Io avevo già 35 anni, a giocare non ero un campione, alla fine accettai di allenare. Quando con me veniva coach Cardaioli a dare a tutti consigli fondamentali è stato meraviglioso. E negli anni abbiamo raggiunto anche dei bei successi, sempre provando a portare avanti delle vere e proprie sfide con noi stessi. Questa è sempre stata la mia dimensione però chissà, magari farò anche un corso di allenatore anche per sedere in panchina in squadre di categoria…”.
Quali obiettivi si pone per questa stagione?
“Lo scorso anno siamo arrivati terzi. Il nostro roster è sempre lo stesso, magari ci sono squadre che si sono rinforzate rispetto al passato campionato. La speranza che abbiamo è quella di entrare ai playoff e poi di andare a giocarci la Coppa di lega che abbiamo già vinto due volte, nel 2013 e nel 2017”.
Quali sono le emozioni che prova da coach?
“Beh, di emozioni se ne vivono tante. Come coach hai in mano le chiavi tattiche di una gara e in più devi gestire un gruppo, aspetto che per noi è fondamentale e prioritario. L’intento che abbiamo è quello di raggiungere un risultato ma al contempo tutti i giocatori devono sentirsi partecipi di quello che si fa. Nel Commandos Tigre non ci sono gli ne (i non entrati, ndr), tutti entrano in campo per giocare almeno qualche minuto di un match”.
Dopo oltre quindici anni in questa squadra avrà tantissimi ricordi…
“E’ così. Il basket degli Amatori è cambiato tantissimo dal 2003 ad oggi, ora il livello del gioco è nettamente più alto rispetto a quindici anni fa. Nel precampionato abbiamo fatto uno scrimmage con la Mens Sana che gioca il campionato di Promozione e abbiamo addirittura vinto un quarto di quella sfida, anche se magari loro potranno non aver dato il 100%. L’emozione più bella che ho provato è legata alla vittoria della Coppa di lega nel 2013. Fu un momento bellissimo, vincemmo la finale contro l’Arbia, con noi c’era coach Ezio Cardaioli, ricordo la felicità e la soddisfazione provate in quella giornata”.
Gennaro Groppa
L’Mvp
Una partita non semplice quella che si è giocata settimana scorsa tra Arcidosso e La Balzana. Uno scontro al vertice, dato che le due compagini si trovavano rispettivamente seconda e terza in classifica. Arcidosso quest’anno sembra aver ingranato la marcia giusta per poter lottare al podio se non addirittura arrivare prima in campionato, con la vittoria contro La Balzana ha lanciato un messaggio importante. Con 25 punti, il giovanissimo Mattia Bassetti, arcidossino classe 2001, per noi, è lui l’Mvp della settimana.
Mattia, complimenti per la splendida partita che vi ha portato alla vittoria contro La Balzanza. Venticinque punti non sono pochi, soprattutto per un ragazzo giovane come te, che ne pensi?
“Non abbiamo iniziato benissimo, non riuscivo ad entrare nel gioco, devo dire però che alla metà del secondo quarto mi sono svegliato, ho iniziato a tirare molto da 3 insaccando 4 palle di fila”.
La Balzana è una squadra esperta, ex campione d’Italia non sarà stato facile vincere…
“E’ stato un match molto fisico, La Balzana vanta giocatori molto più grandi di noi e molto più esperti. Non è stato facile riuscire a tenerle testa ma alla fine ce l’abbiamo fatta, forse sarà stata la fortuna o magari il fatto che agli avversari mancavano alcune pedine importanti, ciò che conta è che siamo riusciti a vincere”.
Immagino che anche tu, prima di avvicinarti al mondo Uisp, abbia giocato a basket in altre categorie?
“Ho iniziato con il minibasket, da lì dall’under 16 fino all’under 18. Questo è il mio secondo anno con l’Arcidosso, prima di loro mi aveva cercato un’altra squadra di Grosseto per giocare in promozione”.
Parliamo ora di voi, che squadra è Arcidosso?
“Siamo una bella squadra, mi sento molto più partecipe, c’è un altro tipo di mentalità. Io vengo da altre categorie, qua è un altro discorso, siamo molto più uniti. Nel giovanile purtroppo, vedevo che ogni qual volta uno di noi eccelleva in partita non c’era sostegno sportivo ma invidia che non portava altro che danni”.
Vi aspettavate un inizio così?
“No, non me lo aspettavo, devo dire che stiamo facendo molto bene, io sono nuovo ma la maggior parte dei compagni sono da tanto ad Arcidosso, sono calibrati. Dobbiamo continuare a fare bene, anche il coach lo vedo molto determinato, possiamo dire che il nostro obiettivo è quello di arrivare a vincere il campionato”.
Da quello che so Arcidosso è una bella realtà, avete anche un grande pubblico alle vostre spalle…
“Il pubblico è un grande vantaggio, e devo dire che noi vantiamo un gruppo abbondante di tifosi. Impensabile riuscire a giocare bene senza tifoseria, tutte le volte che entro in campo e vedo tutta quella gente mi sale l’adrenalina, mi carico e riesco a dare sempre il meglio di me”.
Ancora forse è troppo presto per fare un pronostico, ma come lo vedi questo campionato?
“E’ tutto da giocare, penso che sarà ancora tutto da decidere fino all’ultima partita, intanto abbiamo vinto contro una delle meglio squadre in campionato allungando le distanze. Ovviamente ancora dobbiamo sfidare il Fomenta, sappiamo di essere ancora tecnicamente inferiori ma questo non vuol dire partire sconfitti ma deve essere una presa di coscienza per dare tutto e riuscire a vincere”.
Arcidosso è una squadra giovane, quanto tempo riuscite a dedicare al campionato?
“Si, siamo per la maggior parte tutti ragazzi sotto i 25 anni, crediamo molto in questo campionato e cerchiamo di metterci il massimo impegno, per questo, ci alleniamo 2 volte a settimana più la partita. Io amo questo sport non ne posso fare a meno, quando posso vado ad allenarmi anche con il giovanile”.
Niccolò Bacarelli