Non posso e non voglio sottrarmi al compito – che sembra diventato obbligatorio per chi si occupa di turismo – di indicare le destinazioni per i viaggi di maggior interesse per il prossimo anno. E credo che cinque sia il numero giusto per poter venire incontro a tutte le esigenze, di motivazione ed anche di costo.
La prima è davvero a portata di mano: Arezzo. Città che un assessore comunale competente e concreto, Marcello Comanducci, è riuscito in soli tre anni di lavoro a far entrare in geografia turistica, avviando il cammino per farla conoscere come uno dei grandi luoghi d’arte della Toscana (http://www.arezzoturismo.it/). Arezzo merita dunque una visita non distratta, partendo naturalmente dai capolavori di Piero della Francesca nella Basilica di San Francesco, per estendersi alla Cattedrale, al delizioso Museo Casa di Giorgio Vasari ed al Museo archeologico nazionale dedicato a Gaio Clinio Mecenate. Un percorso nella storia e nella bellezza che sarebbe davvero sprecato consumare soltanto in poche ore.
La seconda destinazione “imperdibile” del 2020 sta invece dall’altra parte dell’Oceano Atlantico ed è Baltimora. Perché il Museum of Arts della città statunitense (https://artbma.org/) ha deciso di realizzare nei prossimi dodici mesi “almeno venti mostre” dedicate ad artiste donne. L’occasione sono i 100 anni dell’Equal Right Amendment che permise alle donne americane di votare per la prima volta, ma l’obiettivo è quello di andare oltre la celebrazione: poiché le collezioni del museo ospitano solo un misero 4% di opere d’arte realizzate da donne, nel 2020 gli acquisti saranno indirizzati soltanto verso creazioni firmate da artiste.
In questo breve elenco non possono poi mancare le due città che nel 2020 saranno Capitali europee della Cultura: Rijeka-Fiume in Croazia (http://www.visitrijeka.eu/it/Cosa_fare/Capitale_europea_della_cultura) e Galway in Irlanda (https://galway2020.ie/en/). Se mai ci fosse bisogno di sottolineare, ancora una volta, quanto le differenze culturali sono la grande ricchezza dell’Unione Europea, ecco che la conferma può essere toccata con mano, visitando nello stesso anno due mondi così diversi fra loro. Rijeka-Fiume ha scelto come titolo “Porto della diversità” con tre tracce tematiche di drammatica attualità: acqua, lavoro e migrazioni. Mentre Galway valorizzerà le proprie origine celtiche, cultura e tradizione ancora vivaci e capaci di attraversare anche questo XXI secolo.
Infine, per chi – come me – ha ancora negli occhi le meraviglie dell’Expo di Milano 2015, suggerisco di segnare sul calendario del proprio smartphone la visita alla prossima edizione dell’Expo, in programma a Dubai (Emirati Arabi Uniti) dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021 (https://www.expo2020dubai.com/). Si annunciano eventi ed installazioni con effetti speciali spettacolari e sicuramente “esagerati”, ma questa è una tradizione delle esposizioni universali, fin da quel 1889 quando a Parigi fu realizzata la Tour Eiffel…
Roberto Guiggiani