Siena

Arrivò a sedici anni col barcone a Pozzallo, ora si laurea a Siena con una tesi sull’Africa

Dalla Nigeria al Ciad per arrivare in Libia. E poi il lungo e pericoloso viaggio in barcone per toccare Pozzallo. Quindi la provincia di Ragusa e Palermo ed infine Siena.

Così a sedici anni, nel dicembre del 2014, Edwin Nkpume ha raggiunto il nostro Paese “per disperazione e bisogno”.  Adesso da cinque anni vive qui. “Non è stato facile lasciare la mia famiglia. Mia madre non lo sapeva mentre mio padre mi ha spinto ad andarmene insieme ad un suo amico”.

Una decisione questa di cui lui è molto contento. Edwin lavora oggi per una cooperativa sociale. Ma solo la mattina. “Ho chiesto io questo orario di lavoro perché ho il tempo di studiare all’università. E quando posso cerco di aiutare anche agli altri immigrati nelle loro necessità”. Scienze politiche è il corso di laurea dell’università di Siena dove si è iscritto. E dopo essersi diplomato nel suo Paese, la Nigeria, adesso il ragazzo è quasi arrivato in fondo nel suo percorso e sta preparando una tesi sull’Africa. I voti sono più che buoni e tra questi spiccano il 30 sulla storia dell’Africa e il 28 in quella dell’Asia.

Così il giovane discuterà un elaborato, dal titolo ‘Africa must unite’,  che racconta orgoglio e senza retorica la sua storia di migrante ma guarda ai problemi che l’immigrazione fa emergere nella realtà del nostro Paese. “A me interessa – prosegue – che si parli di noi. Si parli pure male degli immigrati, l’importante però che si discuta del tema immigrazione. Si devono aiutare quelli che sono qui, istruiamoli, formiamoli e poi saranno loro in grado di aiutare l’Africa. Bisogna fare in modo che le persone riescano ad integrarsi ma non sempre ci riescono pur vivendo qui da anni. Penso che alcuni dei nostri problemi dovrebbero essere risolti qui in Europa”. La discussione del lavoro accademico potrebbe avvenire già il prossimo dicembre. “Al più tardi – spiega con un sorriso  Edwin – nell’aprile 2023”

Il relatore sarà il professor Andrea Francioni docente di Storia delle relazioni internazionali al Dipartimento di scienze politiche. E dottore di ricerca proprio in Storia dell’Africa. Cuore della tesi la situazione attuale del Continente. In particolare spiega il professor Francioni “si guarda con molta attenzione al dibattito tra gli intellettuali di molti Paesi del Continente che si chiedono cosa sia possibile fare per recuperare la loro identità stravolta dal colonialismo” ma anche “come percepiscono se stessi rispetto all’Europa”.

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

AdF potenzia la rete idrica nel comune di Castelnuovo Berardenga

A Castelnuovo Berardenga è in corso un importante investimento di circa 1 milione di euro…

35 minuti ago

Via alla riqualificazione di viale Toselli, approvato il progetto esecutivo

"La giunta comunale, nella riunione che si è tenuta oggi, lunedì 23 dicembre, ha approvato…

58 minuti ago

Capolavori del gusto al Santa Maria della Scala, a gennaio torna Wine&Siena

I capolavori del gusto tornano al Santa Maria della Scala e a palazzo Squarcialupi, che…

2 ore ago

Tls sviluppo, Rossi: “Messa in liquidazione? Gli strascichi giudiziari sono stati la mazzata finale”

La messa in liquidazione di Tls sviluppo? "C'è amarezza per l'esito di questa iniziativa. Ma…

2 ore ago

Affitti brevi e hotel, Federalberghi promuove la Regione sul turismo: “La nuova legge qualifica il settore”

Per la stretta degli affitti brevi in Toscana arriva l'endorsment della Federalberghi regionale: "Apprezziamo il…

3 ore ago

Cambio del medico di famiglia: da gennaio si potrà fare anche in farmacia

Cambiare il proprio medico di famiglia sarà ancora più facile. Dall'1 gennaio 2025, infatti, in…

4 ore ago