Si chiama “SostenibilMense” ed è il nuovo progetto che prenderà il via in tutte le scuole del comune di Asciano, infanzia e primaria. Si tratta di un primo nuovo menù, elaborato con l’obiettivo di promuovere un percorso che porti ad un’alimentazione corretta e sostenibile riducendo gli sprechi alimentari. Già l’anno scorso, il comune aveva aderito al progetto, promosso dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena nell’ambito del programma “Scoolfood” in collaborazione con Foodinsider.it e Anci Toscana, al fine di perseguire con la mensa scolastica un fondamentale duplice obiettivo, educativo e nutrizionale.
Con il coinvolgimento della Commissione mensa parte ufficialmente il progetto con il lavoro congiunto dell’Ufficio istruzione, della Cooperativa Isola fornitrice del servizio, il team multidisciplinare volto a garantire un’alimentazione equilibrata, ma al contempo gradevole e apprezzabile; promuovere l’adozione di abitudini alimentari idonee a mantenere un buono stato di salute e ad assicurare la corretta crescita in età evolutiva, oltre a migliorare il livello qualitativo nel rispetto dei principi di sicurezza alimentare, privilegiare la sostenibilità ambientale attraverso l’utilizzo del biologico e della filiera corta e la riduzione degli sprechi. “Abbiamo intrapreso un importante cammino per adottare un modello di ristorazione scolastica buono, sano e sostenibile secondo le attuali raccomandazioni dell’OMS e dei CAM Criteri Ambientali Minimi” – spiega l’assessore all’istruzione Laura Di Banella.
Il menù di Asciano, sottoposto ad uno specifico test della Asl2 Milano, ha ottenuto un punteggio nella fascia del “sufficiente” all’interno di una scala di valore che valuta l’equilibrio nutrizionale, punto di partenza oggettivo e scientifico su cui abbiamo elaborato il percorso da intraprendere. Gli ambiti su cui il progetto si propone di intervenire sono quelli di ampliare ulteriormente la proposta alimentare, inserendo una ulteriore presenza di pietanze a base vegetale, materie prime di qualità a basso impatto ambientale, avviando così un percorso educativo di cambiamento da condividere con tutti coloro che ruotano intorno alla ristorazione scolastica: cuochi, insegnanti, genitori, bambini, azienda sanitaria, amministrazione.