Oltre 200 attività e circa 150 pazienti trasportati, è questo il bilancio degli ultimi due mesi di attività di Pegaso 2. L’elicottero per il soccorso di stanza alla base di Grosseto è stato protagonista di circa 180 missioni diurne e di quasi 50 attività notturne. L’elicottero Pegaso 2 ha un equipaggio composto da due piloti, un medico ed un infermiere soccorritori, oltre al personale Sast che si occupa delle attività svolte con l’ausilio di verricello.
Alla base, che si trova di fronte all’ospedale Misericordia di Grosseto, lo staff è sempre pronto 24 ore su 24 a decollare ed a raggiungere i luoghi ove prestare soccorso a persone ferite. Oltre al territorio regionale di propria competenza, Pegaso 2 svolge missioni anche in tutto l’arcipelago toscano, dal Giglio, fino all’Isola d’Elba, ma può essere impiegato anche «fuori dai confini», quando gli altri due elicotteri regionali sono in manutenzione. Anche Pegaso 2 deve obbligatoriamente fare tappa ai box in modo periodico, seguendo il programma di controlli e verifiche sulla base del numero di ore di volo effettuate.
A dirigere l’Unità operativa complessa Elisoccorso ed emergenza territoriale 118, nell’area provinciale grossetana c’è il dottor Stefano Barbadori: “I dati di attività anche quest’anno dimostrano l’importanza di questo servizio. Gli stessi mettono in luce una maggiore appropriatezza nelle attivazioni, segno che si interviene prima e si trasportano i pazienti negli ospedali più appropriati per i pazienti – dichiara Barbadori – Gli stessi dimostrano la scelta vincente dell’organizzazione dipartimentale voluta dall’azienda e grazie alla direzione dello stesso dipartimento che, con una governance adeguata e attenta a tutti i settori dell’emergenza, vede una stretta sinergia fra territorio, pronto soccorso e terapie intensive”.
“Esprimo il ringraziamento a tutto il Dipartimento per l’abnegazione dimostrata e lo spirito di squadra posti in essere – dichiara il direttore dipartimentale Emergenza urgenza Asl Toscana sud est – È un’estate difficile e impegnativa, ma con la collaborazione reciproca fra le varie componenti strutturali e professionali e la integrazione forte tra 118 e Pronto Soccorso, i risultati appaiono soddisfacenti”.