Tagli alle ore di lavoro, stipendi più bassi e una minore qualità del servizio di sanificazione dei distretti sanitari dell’Asl: è quanto segnalano in una nota le segreterie Filcams Cgil di Siena, Arezzo e Grosseto.
Le sigle comunicano anche di aver aperto lo stato di agitazione e avviato la procedura prevista dalle norme che regolano lo sciopero nei servizi essenziali. Sul tavolo della sud est, spiegano, “ci sono svariate richieste di confronto” che le organizzazioni “hanno presentato in questi mesi per fare chiarezza sui criteri di gestione e utilizzo dei servizi in appalto, tutte rimaste inevase”
I sindacati di categoria fanno sapere di aver ricevuto comunicazione dall’azienda della sua richiesta “di effettuare immediatamente una riduzione del servizio fino al 30% rispetto all’attuale,in alcuni casi tale riduzione sarebbe addirittura retroattiva, il tutto con pesanti ricadute sull’occupazione”.
“Poche settimane fa siamo passati per il medesimo calvario a causa della volontà da parte dell’Asl di procedere a pesanti tagli nei confronti del Cup territoriale, – aggiungono i sindacati – . Solo l’intervento della Regione ha impedito che tutto sfociasse in uno scontro immediato, rinviando così ad una seria, ordinata e condivisa riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Adesso ci risiamo con le pulizie dei servizi ambulatoriali e distrettuali”.
“Chiediamo alla Regione di intervenire definitivamente, – concludono – di avviare un percorso serio di confronto al fine di trovare una soluzione condivisa che tuteli sia i lavoratori che i cittadini, chiediamo che non sia il personale in appalto a pagare per tutti”.