Un’iniezione di investimenti da subito, anche con il piano da 9 milioni di euro per tutta la Toscana varato nei giorni scorsi dalla giunta, e un’adeguata programmazione delle formazione degli specialisti in base ai bisogni della sanità pubblica con lo sguardo lungo sui prossimi sette anni. Il presidente della Regione Enrico Rossi ribadisce ed assume due impegni nella sua visita ad Arezzo nel giorno dell’insediamento di Antonio D’Urso, il nuovo direttore generale della Asl Toscana Sud Est.
Gli impegni riguardano l’ultimo anno di legislatura. Tranquillizza anzitutto sui primariati. “Con la delibera assunta nei giorni scorsi garantiremo tutte le sostituzioni: non solo qui ad Arezzo o nell’Asl Sud Est ma in tutta la Toscana” dice. “Sul turn over, anche con le uscite previste con ‘quota 100″ possiamo essere sereni – spiega in modo più puntuale – Qualche preoccupazione in più ci viene semmai dalla formazione dei futuri specialisti”. “Per questo – sottolinea – vogliamo lavorare affinché sia la Regione a programmarne gli obiettivi nei prossimi anni: un segnale importante per dimostrare e riconfermare che crediamo nella sanità pubblica”. Anaao Assomed ha calcolato in quasi 1800 medici il fabbisogno da qui al 2025. E poi ci sono gli investimenti. “Anche in tempi sia pur difficili come quelli che viviamo, serve uno scatto in avanti – aggiunge- e vanno messe risorse adeguate, regionali e nazionali”. I cronisti chiedono anche delle liste di attesa: la Regione ha deciso di acquistare alcune ore di libera professione, per alleggerirle.
“Sarà una priorità” conferma il neo direttore della Asl Antonio D’Urso, che nel giorno del suo insediamento ufficiale ha prima partecipato all’inaugurazione a Stia della casa della salute e poi ha incontrato, ad Arezzo, i capi dipartimento, i direttori di zona e di presidio. Una riunione a cui ha partecipato anche il presidente della Toscana Enrico Rossi, prima di incontrare i giornalisti.
“Lavorerò in modo collegiale, basandomi su un confronto costruttivo” ha spiegato ai dirigenti della Asl. Uno stile che ricalca positivamente la modalità di lavoro del predecessore Desideri, ringraziato sia da Rossi, per quanto fatto non solo ad Arezzo ma in tutta la Toscana, sia del neo direttore D’Urso. “Ho conosciuto D’Urso quando è stata alla guida della Asl di Lucca ed ho apprezzato la capacità di lavorare, formare e coinvolgere il personale nelle scelte” si sofferma Rossi. Nella riunione si parla anche della riforma fatta a fine 2014, con la nascita di grandi Asl per tutta la regione. “Fu una scommessa e fu fatta velocemente – dice il presidente –. Ma prendo atto, anche nel confronto avuto nella riunione di oggi, che è stata positiva. E’ servita anche a valorizzare e far sopravvivere alcuni piccoli ospedali che altrimenti sarebbero stati chiusi. E indietro non si torna”.